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Crisi di governo, Mario Draghi ottiene una fiducia “risicata”. Addio a Palazzo Chigi

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Dopo 12 ore di dibattito, il climax finale in Senato avviene in serata, al momento delle dichiarazioni di voto. Il premier Mario Draghi, al termine della sua replica, chiede di votare la fiducia al suo governo sulla «risoluzione presentata dal senatore Casini» ed è lì che tutto precipita. Perché la risoluzione di Casini non è l’unica presentata dalla maggioranza, c’è anche quella del centrodestra di governo unito che da giorni ormai parla a colpi di comunicati congiunti. L’ultimo dei quali già non lascia presagire nulla di buono per Draghi: non ci sarà l’appoggio e la fiducia al governo. E così è stato.

 

 

Il Senato infatti ha confermato la fiducia al governo approvando la risoluzione di Casini con 95 voti a favore e 38 contrari. I senatori di M5s, Lega e Fi non hanno però votato: i pentastellati si sono dichiarati "presenti non votanti". Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha lasciato la sede di palazzo Chigi, dopo avere ottenuto la fiducia dell’aula del Senato, ma non si è recato al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

 

Questo il riepilogo della fiducia sulla risoluzione Casini al Senato:

Senatori totali 321
Presenti 192
Votanti 133
Astenuti 0
Sì 95
No 38

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