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Crisi di governo, Mario Draghi in Parlamento mercoledì: "tessitori" al lavoro. E scatta l'allarme spread

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La crisi di governo è aperta. Da una parte si guarda al calendario con Mario Draghi che si presenterà al parlamento mercoledì prossimo per le sue comunicazioni dopo le dimissioni spinte dal presidente Mattarella. E dall'altra ai mercati. Il premier è stato invitato dal Quirinale "a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata" dopo lo strappo dei 5Stelle che non hanno votato la fiducia sul decreto Aiuti, al Senato. 

Sul tavolo diverse ipotesi, ma la strada di una prosecuzione dell'esperienza di governo di Draghi - con questo o un altro esecutivo - è strettissima. Eppure, cinque giorni per i tempi della politica sono tantissimi e i "pontieri" sono già al lavoro per tentare la pista di una nuova maggioranza. 

Occhi puntati anche sui mercati, come detto.  Dopo un’apertura contrastata, le principali borse europee hanno virato tutte in positivo. La migliore è Piazza Affari, che a un’ora e mezza dall’avvio delle contrattazioni guadagna l’1,50% con il Ftse Mib a 20.863 punti. Positive anche Francoforte (+1,48%), Parigi (+0,57%) e Londra (+0,84%). Cala anche lo spread, i differenziale tra i buoni del tesoro italiani e tedeschi. L'indice di solidità economica e politica dopo l’apertura a 229 punti tocca ora quota 222, con un rendimento del titolo decennale italiano al 3,34%. 

"Crediamo che i mercati stiano scontando una nuova soluzione di governo con a capo sempre Draghi, visto che le alternative (governo traghettatore e nuove elezioni) sembrano essere troppo punitive per l’economia italiana in un momento così delicato", afferma Filippo Diodovich, analista finanziario  di IG Italia. Secondo l'esperto di mercati  "una soluzione con Draghi a capo dell’esecutivo" potrebbe "diminuire le tensioni finanziarie e riportare lo spread a 200". "Altre soluzioni potrebbero portare forti tensioni nel breve con uno spread btp-bund ben al di sopra dei 250 punti base che potrebbe spingersi anche verso i 300 pb in caso di elezioni anticipate (che si terrebbero probabilmente in ottobre)", conclude l'analista. 

 

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