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Incontro governo-sindacati, Draghi promette un decreto "sostanzioso" su redditi e famiglie

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Un intervento "sostanzioso" in sostegno del potere di acquisto degli italiani, il caro bollette e il lavoro. Il governo varerà il provvedimento prima della fine mese. Al termine dell’incontro tra il premier Mario Draghi e i sindacati Cgil, Cisl e Uil trapela la volontà dell'esecutivo di sera un segnale alle famiglie e ai lavoratori. Secondo quanto si apprende sul tema ci sarà una convocazione per ragionare di una bozza di uno strumento legislativo prima che vada in Consiglio dei ministri.  Il governo dunque varerà entro luglio un nuovo decreto legge a sostegno di salari e pensioni. I sindacati verranno pertanto riconvocati, prima del varo del decreto legge, tra il 25 e il 27 luglio. Oggi però il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, non ha fornito cifre sull’entità del decreto legge, rimandando la questione a quando sarà presente anche il ministro dell’Economia Daniele Franco.

 

È stato "un incontro positivo, potenzialmente decisivo", ha commentato il leader della Cisl, Luigi Sbarra, al termine del confronto con il governo a Palazzo Chigi. Per Pierpaolo Bombardieri, Uil, c'è l'impegno del governo a un Dl per il sostegno al potere d'acquisto. Più freddo il segretario della Cgil Maurizio Landini che sottolinea come, oltre alla scadenza di fine luglio, dall'incontro non siano arrivate risposte precise. "Nel merito oggi non abbiamo avuto risposte, alla domanda quali risultati risponde: ad oggi non ce n’è. Il governo ha confermato un provvedimento entro il mese di luglio i cui contenuti non conosciamo. L’unica novità è che ci sarà un nuovo incontro con i sindacati intorno al 25-26 267 luglio, prima di prendere decisioni. Numeri non ne sono stati dati anche se hanno riconosciuto che alcuni temi, salari, pensioni, precarietà e salario minimo, esistono", ha detto Landini, al termine dell’incontro con il premier Draghi.

 

L'apertura del governo è finalizzata anche a  far rientrare i propositi barricaderi nel Movimento 5 Stelle. I sindacati avevano chiesto risposte "chiare e immediate" e l'impegno a costruire un'agenda economica centrata sulla partecipazione sociale anche sul taglio del cuneo fiscale all'aumento dei salari, passando per la riforma del fisco e la tutela dell'occupazione. 

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