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Il Pd si inginocchia a Giuseppe Conte. Francesco Boccia lo difende: “Ha posto temi seri, alleato serio”

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“Giuseppe Conte è un alleato serio e affidabile”. Dalla parte del leader del Movimento 5 Stelle si schiera Francesco Boccia, ex ministro proprio nel governo guidato dall’avvocato del popolo ed esponente di spicco del Partito Democratico. In un’intervista al Corriere della Sera il dem cerca di usare toni distensivi nei confronti di Giuseppi: “Veniamo da una campagna elettorale gomito a gomito nel 70% delle grandi città, che abbiamo vinto anche per l'impegno del Pd nel tenere insieme la coalizione. Sarà inevitabile aprire il confronto su un'agenda sociale comune alle forze progressiste. Conte chiede un confronto, ha posto dei temi seri di interesse collettivo e non lo ha fatto con toni da ultimatum. Costo dell'energia, salario minimo, cuneo fiscale, sono i temi di chi ha una visione sociale progressista e riformista e sia il Pd che Draghi li ritengono temi rilevanti".

 

 

Se il Movimento uscirà, Mario Draghi dovrà rassegnarsi a guidare un altro governo? La domanda trova una pronta risposta di Boccia: “Questa legislatura passerà alla storia per aver avuto tre governi con tre maggioranze diverse e i gruppi misti più grandi della storia repubblicana, causati dalle diverse scissioni. Forse è il caso di non continuare con l'accanimento terapeutico. Se Conte esce si vota? Intanto a decidere è il presidente della Repubblica, non sono i leader politici. Il segretario Enrico Letta ha sottolineato più volte che questo è l'ultimo governo della legislatura. E siamo sul rettilineo finale. Chiusa la legge di bilancio si va a votare". 

 

 

Ultimo argomento affrontato da Boccia è quello dello ius scholae, un tema sul quale la Lega ha annunciato le barricate: “Sarà dura con Matteo Salvini, ma faremo valere la nostra visione. Legge elettorale? Il Rosatellum è pessimo, lo ha sempre detto anche la destra”.

 

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