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In Onda, Renato Mannheimer avverte Giorgia Meloni: "Tutti quei voti...". La profezia del sondaggista

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Giada Oricchio
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“Parliamo del M5s aspettando solo la loro estinzione”. Durante la puntata di giovedì 7 luglio di In Onda, l’approfondimento sull’attualità del preserale di LA7, il sondaggista Renato Mannheimer, numeri alla mano, ha analizzato il futuro politico del M5s, del leader della Lega Matteo Salvini e della presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni alla luce delle dimissioni del primo ministro inglese Boris Johnson e della crisi dei populismi.

“Come ha detto la collega Alessandra Ghisleri quello di cui ha voglia l’elettorato adesso e da tanti anni è qualcosa di nuovo, diverso e facile. Se dici qualcosa di facile, trascini con te l’elettorato” ha affermato Mannheimer ricordando che lo slogan iniziale dei 5 Stelle era quello di mandare all’aria tutti, una cosa semplice e per questo seguita: “Adesso non hanno più alcuna possibilità, sono destinati al crollo e secondo me scompariranno alle prossime elezioni”. Il de profundis ha fatto sbottare il conduttore David Parenzo: “Ohh, apocalittico!”.

Successivamente, il sociologo e accademico si è focalizzato sulle aspettative di Salvini e Meloni per le elezioni 2023: “Lo spazio per questo ambito populista facile c'è ancora. Tra i due, Salvini ha avuto questa possibilità, l’ha sfruttata ma adesso è un po’ out dal punto di vista dell'elettorato, che è molto volubile, lascia subito, prende e lascia, vedete che movimenti e spostamenti ci sono in Italia, ma non solo. La Meloni sta approfittando del consenso crescente verso di lei ma deve stare attenta perché l'elettorato è volubile e tutti quei voti non sono per sempre”.

Renato Mannheimer ha concluso ribadendo il suo addio al Movimento 5 Stelle: “Ricapitolando: c'è sicuramente spazio per un nuovo movimento populista in Italia, ma non sicuramente fatto per il M5s, che hanno perso ogni credibilità e di cui parliamo aspettando solo la fine”.

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