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Incontro Conte-Draghi anticipato, si decide il futuro del governo: l'accordo sul superbonus non c'è

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Tutto anticipato per provare a ricucire lo strappo. L'incontro tra il premier Mario Draghi e il leader del M5S Giuseppe Conte era previsto per le 16.30 ma la fumata nera sul Decreto Aiuti ha accelerato tutto. Prima è stato spostato alle 11, poco dopo è stato fissato per le 12 il faccia a faccia (forse) chiarificatore. 

 

 Intanto Conte ha riunito il Consiglio nazionale allargato per definire la linea. Il nodo resta quello del superbonus 110 nel Decreto aiuti, su cui non si trova un punti di caduta e che potrebbe spingere il governo a chiedere la fiducia. L’aula sul provvedimento - in attesa che si trovi la quadra sul capitolo che agita i pentastellati - è convocata per le 9, è slittata alle 14. Questo per consentire la ripresa del confronto tra maggioranza e governo ma, in particolare, per attendere l’esito del faccia a faccia tra il leader M5s Giuseppe Conte e il premier Mario Draghi, anticipato alle 12. 

 

Intanto l’Aula della Camera, con 158 voti di differenza, ha respinto la richiesta del capogruppo di FdI, Francesco Lollobrigida, di invertire l’ordine del giorno del calendario dei lavori della seduta e passare all’esame delle mozioni su iniziative per sopperire alla carenza di personale nei settori del turismo e dell’agricoltura e per sostenere le relative filiere produttive, visto lo stallo che ancora si registra sul decreto Aiuti. Dopo che l’Assemblea ha respinto la richiesta avanzata, Lollobrigida ha quindi lamentato una "situazione insostenibile e ridicola", con "l’Aula bloccata", chiedendo la convocazione "immediata"" della Conferenza dei capigruppo. 

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