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Emergenza siccità, Forza Italia presenta il piano: costruire invasi per raccogliere acqua piovana

Come mettere in sicurezza il settore agricolo italiano, asse portante delle esportazioni

Pietro De Leo
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Avviare la costruzione di nuovi invasi. La richiesta rivolta alla Commissione Europea affinché liberalizzi l’utilizzo delle “Tecnologie di evoluzione assistita” svincolandole dalle legislazione sugli Ogm. Sperimentare la messa a dimora di piante più resistenti alla siccità e alla parassitosi. E ancora modificare, sempre in sede comunitaria, il Pnrr per finanziare le infrastrutture necessarie a contrastare la siccità. Sono alcuni punti del “piano siccità” elaborato dal dipartimento Agricoltura di Forza Italia, guidato dal vice presidente dei deputati azzurri Raffaele Nevi, e consegnato al governo. La secca dei corsi d’acqua, si legge nell’introduzione, “sta interessando il nostro paese ormai da qualche anno. In particolare, negli ultimi mesi, sta colpendo il nord dell’Italia, che rappresenta il vero motore della produzione agroalimentare italiana”.

La posta in gioco, dunque, è molto alta: “su  scala nazionale oltre l’85% del Made in Italy dipende dalla disponibilità della risorsa irrigua per un valore di oltre 450 miliardi di euro. Il Made in Italy costituisce l’asse portante delle esportazioni agroalimentari, cresciute nell’ultimo decennio in media dell’8.1% su base annua.
Il settore agricolo irriguo garantisce una significativa forza lavoro, ad alta specializzazione. Se un ettaro di cereali estensivi occupa mediamente 48 ore/anno di forza lavoro, il corrispondente per una orticola o un frutteto irriguo è di oltre 600 ore/anno, ben 13 volte superiore.  Nonostante gli sforzi compiuti, negli ultimi 20 anni la siccità ha provocato danni all’agricoltura italiana per oltre 15 miliardi di euro”. Dunque è necessario agire subito.

 "Fino ad oggi – ha spiegato Nevi - l'acqua è stata estratta attraverso i pozzi, noi proponiamo un percorso diverso: costruire degli invasi. C'è già un piano di fattibilità fatto, oltre a progetti predisposti dai consorzi di bonifica, abbiamo il problema del finanziamento. Il costo complessivo è 3,5 miliardi”, spiega Nevi.  "Sul problema della siccità, tutto il partito è mobilitato" spiega il deputato e responsabile azzurro dei dipartimenti Alessandro Cattaneo, che aggiunge: “Forza Italia conta su una filiera istituzionale, Antonio Tajani in Europa anche questa mattina è intervenuto sul tema e sta lavorando all'interno delle istituzioni europee. Stiamo lavorando in Parlamento, alla Camera e al Senato, e queste proposte sono anche il frutto de contributo dei nostri rappresentanti, assessori regionali all'agricoltura, presidenti di Commissione, consiglieri regionali. Abbiamo poi un dialogo costante con le associazioni di categoria del settore. Come sempre, non elaboriamo questi piani da soli in una stanza del partito, ma confrontandoci con stakeholders, esperti e tutti i livelli istituzionali". Da Bruxelles, il coordinatore Antonio Tajani sottolinea: “La siccità sta provocando danni enormi all'economia del nostro Paese e non solo. Ecco perché Forza Italia ha elaborato un piano strategico, che abbiamo consegnato oggi al presidente Draghi, al ministro Patuanelli e al responsabile della Protezione Civile Curcio”.

Dal governo, plaude all’iniziativa il sottosegretario azzurro Francesco Battistoni. Quelle proposte, dichiara, sono misure "sostenibili e che guardano al futuro, assolutamente condivisibili e di prospettiva. Dar vita ad una serie di invasi per raccogliere le acque piovane, per produrre anche energia idroelettrica e fotovoltaica  è la direzione da seguire proprio per abbandonare le logiche del passato, abbracciando prospettive ambientali nuove e con una grande attenzione ai cambiamenti climatici".

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