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Mattarella snobba Conte: con l'addio niente elezioni anticipate. Ma la mossa di Salvini può cambiare tutto

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Il destino del governo italiano dipenderà più da altri leader politici che da Giuseppe Conte. Il numero uno del Movimento 5 Stelle ha assicurato che non farà venire meno il sostegno all’esecutivo guidato da Mario Draghi, ma ha tenuto aperto un qualche spiraglio per lasciare la maggioranza e ritirare i ministri. Ma comunque, riferisce Affari Italiani, in caso di addio dei grillini non si aprirebbe una crisi di governo (visti pure i numeri di Luigi Di Maio e i suoi che garantiscono l'appoggio) e Sergio Mattarella non indirebbe alcuna elezione anticipata ad ottobre.

 

 

Come numeri Draghi avrebbe ancora una solida maggioranza in entrambe le Camere e quindi fonti di Pd e Forza Italia pronosticano che l'unica possibilità per andare al voto in autunno è che ci sia anche l’uscita di Matteo Salvini e della Lega. A quel punto sarebbe molto difficile andare avanti con la legislatura attuale. Un’ipotesi che sembra però lontana, anche perché Mattarella farà di tutto per arrivare fino al 2023, con la chance che le elezioni si tengano a maggio e non a marzo.

 

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