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Elezioni in Francia, Enrico Letta terrorizzato da Marine Le Pen: "Se vince si sfascia l'Europa". Il Pd trema

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Gli occhi sono puntati sulla Francia per il primo turno delle elezioni presidenziali che cadono in un momento di grande incertezza geopolitica, nel pieno della guerra tra Russia e Ucraina. Dato inizialmente come il favorito, il presidente in carica Emmanuel Macron, che punta alla rielezione, ha visto accorciarsi sempre di più la distanza nei sondaggi con Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ed espressione di quell'ala populista di destra che ha trionfato recentemente in Ungheria con la rielezione di Viktor Orbán.

Con l'eventuale "vittoria di Le Pen si sfascia l'Europa, avrebbe un impatto impressionante su di noi enorme" tuona Enrico Letta, segretario del Pd, intervistato da Lucia Annunziata in "Mezz'ora in più" su Raitre mentre in Francia le urne sono ancora aperte

Il segretario dem lo sa bene che il voto in Francia avrà un peso notevole sugli equilibri internazionali, sul futuro dell'Unione europea e sulla risposta di Bruxelles al conflitto in Ucraina. Un risultato favorevole a Le Pen potrebbe incrinare l'autorità di Macron, in un momento delicato come la guida della presidenza di turno del Consiglio dell'Ue. Tra i dodici candidati che si presentano al primo turno, l'attuale inquilino dell'Eliseo è il più allineato con gli Stati Uniti, dopo il superamento della crisi aperta sulla vendita dei sottomarini all'Australia, nonché l'unico dei politici - tra quelli dati come favoriti - ad appoggiare la Nato. Nonostante ne abbia dichiarato la "morte cerebrale" nel 2019, la guerra in Ucraina ha dato a Macron una nuova motivazione per cercare di rinvigorire l'Alleanza atlantica. Gli altri candidati vorrebbero invece un coinvoglimento minore se non un ritiro completo di Parigi dalla Nato, come proposto dal candidato di estrema sinistra Jean-Luc Melenchon.

 

"Insegnamento che traggo da quella campagna elettorale Le Pen - evidenzia Letta - è che non dobbiamo fare stesso errore, cioè dobbiamo essere netti e duri con la Russia, ma potere d'acquisto famiglie e aiuto alle imprese. La sua vittoria sarebbe terremoto politico senza precedenti che sfascerebbe l'Europa. I suoi principi sono l'opposto dell'integrazione europea e questo avrebbe un impatto impressionante anche su di noi".

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