ennesima lite

L'invito di Roberto Fico a Volodymyr Zelensky fa esplodere la faida nel M5S

Carlo Solimene

Il possibile intervento in videoconferenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Camera dei deputati fa esplodere nuovamente il caos nel Movimento 5 stelle. Nelle chat dei deputati più vicini alle posizioni di Alessandro Di Battista e più critici nei riguardi della Nato, infatti, esplode il malumore nei confronti dell'iniziativa del presidente di Montecitorio Roberto Fico. «Che c'entra l'Italia con la guerra?» il leit motiv dei messaggi, stando a quanto rivela l'AdnKronos. A pesare, su un fronte e sull'altro, è l'intervento del presidente ucraino di fronte al Parlamento britannico, lo scorso martedì. Un'occasione che, se da un lato ha smosso le coscienze del Regno Unito per il richiamo alla lotta ai nazisti condotta da Winston Churchill, dall'altro ha fatto storcere il naso a qualcuno per l'ennesima richiesta di una no-fly zone sull'Ucraina (già bocciata dall'Occidente per i rischi di escalation bellica con Mosca) e per il richiamo a una inevitabile «guerra mondiale». Senza contare poi le critiche rivolte, davanti ai parlamentari inglesi, a una Nato definita da Zelensky «deludente» per la poca severità adottata nei confronti della Russia.

 

  

 

In ogni caso, alcuni giorni fa la richiesta del collegamento con Montecitorio è stata avanzata dall'ambasciata ucraina. E ha trovato diverse sponde nella politica italiana, da Osvaldo Napoli di Coraggio Italia («mai come in una circostanza tanto drammatica sarebbe utile per gli italiani sentire la viva voce di un presidente eroe rimasto a fianco del suo popolo») ad Andrea Romano del Pd («Zelensky intervenga liberamente di fronte al nostro Parlamento, anche come difensore di una democrazia aggredita da una dittatura»). Per arrivare allo stesso M5s, con Mirella Emiliozzi. Così Fico ha dato mandato ai suoi uffici di verificare la possibilità del collegamento. Scatenando, però, la rabbia di una parte dei grillini. «A chi può venire in mente che ora Zelensky deve parlare al Parlamento di un Paese che non è coinvolto direttamente nella guerra? Ma che senso ha?» scrive una deputata nelle chat visionate dall'AdnKronos. «Al Parlamento europeo - incalza un'altra eletta - poteva avere un senso. Al Parlamento inglese è stato non solo insensato ma devastante. Mentre da un lato c'erano aperture al compromesso, quelli fomentavano lo scontro...».

 

 

Un altro deputato (noto anche per le posizioni «no pass») se la prende direttamente con Fico: «Zelensky verrà a chiedere di fare una guerra mondiale e noi applaudiremo. Dopo il super green pass per i parlamentari, un altro modo per farsi ricordare come il peggior presidente della Camera della storia repubblicana». Nell'attesa che l'eventuale intervento sia confermato, nei prossimi giorni il presidente ucraino terrà un discorso alla Knesset, il Parlamento unicamerale israeliano. Quarto atto dopo il collegamento con Bruxelles, quello con Londa e i contatti riservati con vari parlamentari Usa.