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Riforma, la Camera lavora al nuovo Regolamento: stop cambi casacca e 14 deputati per gruppo

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Prosegue il lavoro della Giunta per il regolamento della Camera, per chiudere la riforma in tempo per la fine della legislatura. Ma soprattutto per l’inizio della prossima, che vedrà la riduzione del numero dei parlamentari, in virtù del taglio operato nel 2019. Il nuovo passo avanti sono le proposte di modifica presentate dai relatori, Emanuele Fiano (Pd) e Simone Baldelli (FI).

“Quella di oggi è una tappa importante, con il deposito in Giunta per il regolamento del testo dei relatori. Da qui si parte con il confronto fra le forze politiche, adesso avanti a passi spediti verso la riforma”, commenta il presidente della Camera, Roberto Fico. Ecco, di seguito i punti principali del testo depositato.

UFFICI DI PRESIDENZA – All’articolo 7 l’ipotesi è quella di introdurre la decadenza dall’incarico per “vice presidenti e segretari che entrano a far parte di un gruppo parlamentare diverso da quello al quale appartenevano al momento dell'elezione”. Unica ‘deroga’ prevista è quando “la cessazione sia stata deliberata dal gruppo di provenienza, in caso di scioglimento o fusione con altri gruppi parlamentari o in caso di iscrizione, all’atto della costituzione, ad un gruppo” nuovo. Inoltre, “cessano dalle cariche dell'Ufficio di Presidenza i componenti chiamati a far parte del governo”.

GRUPPI - Per costituire un Gruppo parlamentare, occorre un numero minimo di quattordici deputati e non più 20 come previsto oggi dai regolamenti. Ma “l'Ufficio di Presidenza può autorizzare la permanenza di un Gruppo disceso al di sotto del requisito numerico, ovvero la costituzione, non oltre il primo anno della legislatura”, purché “questo rappresenti un partito o movimento politico che abbia presentato alle ultime elezioni della Camera dei deputati, con il medesimo contrassegno, in almeno venti circoscrizioni, proprie liste di candidati ed abbia avuto accesso alla assegnazione dei seggi”.

COMPONENTI – Nella proposta di modifica presentata dai relatori “i deputati appartenenti al gruppo Misto possono chiedere al presidente della Camera di formare componenti politiche, a condizione che ciascuna consista di almeno sette deputati. Possono essere altresì formate componenti di consistenza inferiore, purché vi aderiscano deputati, in numero non minore di tre, i quali rappresentino un partito o movimento politico che abbia presentato alle ultime elezioni della Camera dei deputati con lo stesso contrassegno proprie liste di candidati o candidati, anche congiuntamente o in coalizione con altri partiti o movimenti politici, conseguendovi l’elezione di almeno un deputato”.

COMMISSIONI – Per i relatori “nessun deputato può essere designato a far parte di più di una commissione. I deputati appartenenti a Gruppi composti da un numero di membri inferiore a quello delle commissioni possono essere designati a far parte di due commissioni al fine di consentire a tali gruppi di essere rappresentati nel maggior numero possibile” di organismi parlamentari.

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