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Cuffaro non vuole Musumeci in Sicilia. Per spalancare le porte a sinistra e 5stelle

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Totò Cuffaro non vuole Nello Musumeci alla guida della regione siciliana. Il che, probabilmente, spiega molte cose. L’ex governatore condannato per reati connessi alle cose di mafia ha annunciato che vuole proporre due nomi di donne per la regione e per il comune di Palermo a Forza Italia e centristi vari. E considera “estremista” il centrodestra.

Scontata la condanna, è legittimo che Cuffaro dica la sua sulla regione che ha governato. Ma non è certo questo il tempo di una restaurazione neocentrista. Perché in fondo a questo punta un’operazione politica col suo timbro.

 

A Musumeci nessuno ha potuto imputare alcunché di illegale e anzi molto forte è stata la sua gestione per impedire affari loschi. E questo gli è costato rancori facilmente immaginabili e individuabili.

E anziché ringraziarlo per aver tenuto fuori dalla porta della regione Siciliana chi ha fatto man bassa dell’istituzione nel passato, ora ci riprovano con una campagna di delegittimazione politica. La stessa Forza Italia dovrà sciogliere al più presto i nodi che la riguardano, perché dopo cinque anni di governo con rilevanti carichi di responsabilità diventano davvero insopportabili i giochi dell’ultima ora al finale di legislatura (in Sicilia si voterà nel mese di novembre). E certo sarebbe irresponsabile pensare di decidere alla vigilia del voto che cosa fare. A meno di non voler lasciare campo libero alla sinistra e ai Cinque stelle.

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