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Chiudetelo dopo la pandemia, Andrea Crisanti contro il Cts

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Andrea Crisanti vuole chiudere il Comitato tecnico scientifico. Il microbiologo dell'Università di Padova è polemico contro l'equipe che affianca il Ministero della Salute nelle scelte governative legate al Covid 19. Secondo Crisanti il Cts ha senso finché dura l'emergenza. Poi il ministro Speranza dovrà contare sugli organi istituzionali che già offrono consulenze in materie sanitarie. «Io penso che non abbia senso tenere in piedi il Cts ancora a lungo. Finendo l’emergenza» Covid, e con essa lo stato di emergenza, il Comitato tecnico scientifico istituito nel febbraio 2020 per gestire la crisi coronavirus «va chiuso. Il ministro ha già i suoi organi istituzionali». A dirlo all’Adnkronos Salute è Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova.

 

 

 

 

 

 

Poi Crisanti boccia anche il green pass illimitato. «Una durata illimitata per il Green pass dei vaccinati con booster non cambia niente. Tanto il Green pass non è mai servito come misura di sanità pubblica. Quindi, se lo facciamo durare 6 mesi o un mese o per sempre non cambia nulla. Basta guardare a quello che è successo in queste settimane: avevamo tutti il Green pass e abbiamo avuto comunque 200-250mila casi al giorno». Il virologo Andrea Crisanti commenta così all’Adnkronos Salute una delle nuove misure presentate ieri. «Da un punto di vista di sanità pubblica - ribadisce il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova - il Green pass è ininfluente. Diverso il discorso riguardo all’indurre le persone a vaccinarsi. Ma questo è un problema politico e non di sanità pubblica, quando si è raggiunto il 90-95% di persone vaccinate e per di più il vaccino non blocca la trasmissione del virus».

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