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Quirinale, donna e di centrodestra sarà la grande svolta del Colle?

Arnaldo Magro
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Comunque vada, va riconosciuto a Berlusconi di esser tornato centrale, nel dibattito politico. Lo sostengono nello studio de “L’aria che tira” ma non solo loro. Essere ufficialmente l’unico nome in campo, non poteva ovviamente che giovare al Cavaliere ed al suo partito. Ma ora anche gli alleati, sembrano indispettiti dinnanzi a questo lungo tira e molla. Non piace l’idea che sia ancora lui, a presentarsi come il Playmaker del centrodestra. “I voti del centrodestra non sono suoi, non tutti. Parli a titolo personale e non di tutta la coalizione”. “Non si può utilizzare la partita del Quirinale per trarne un vantaggio solo per se stesso.”

Ad ammonire il Cavaliere, sulla pericolosità di questa strategia tensiva fu tra l’altro, Gianni Letta, fidatissimo di Silvio, solo qualche giorno fa. Il rischio per il centrodestra, è quello di buttare una ghiottissima occasione però. Più unica che rara. Eleggere con i propri voti un Presidente della Repubblica di area, anche in vista delle politiche, sarebbe un gran colpo assestato alla sinistra.

Sprecare una occasione così, risulterebbe invece quasi imperdonabile. Anche perché un nome di altissimo livello, sul tavolo del centrodestra, c’è e pure da qualche giorno. Se fosse una donna a succedere a Sergio Mattarella? Difficile non trovare una convergenza, su nomi profilati come Letizia Moratti o Elisabetta Casellati ad esempio. Il piano B deve prendere forma. Il tempo sta per scadere.

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