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Ducizzazione di Draghi. L'analisi di Buttafuoco a Controcorrente: continua ricerca dell'uomo della provvidenza

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La questione Draghi denota scarsa salute dei partiti? È la domanda che Veronica Gentili, conduttrice di Controcorrente su Rete4, rivolge nella puntata del 23 dicembre a Pietrangelo Buttafuoco, ospite in collegamento. Lo scrittore inquadra così il momento attuale della politica italiana: “Scarsa salute dei partiti o forse la vocazione antica degli italiani, che sotto sotto hanno individuato in Mario Draghi l’uomo della provvidenza. E si avvia quindi una forma, neanche troppo sotto traccia, di ducizzazione di Draghi. L’applauso dei giornalisti alla conferenza stampa era a metà tra un qualcosa che ha un’antica radice politica e poi una lettura quasi dalla grande commedia, sembrava il supermega direttore galattico al brindisi di Natale con Fantozzi. Gli italiani sono sempre in attesa di qualcuno che si prende tutte le responsabilità. I partiti che non sono più tramite e veicolo se ne stanno un po’ in attesa e si affidano a Draghi. C’è sempre - conclude il discorso - uno che deve andare avanti a prendersi gli applausi o le pernacchie”.

 

 

Si passa poi a parlare dell’obbligo vaccina e dei possibili scenari futuri dopo un altro rinvio. “Si sta - sottolinea Buttafuoco - temporeggiando e si sta contemporaneamente procedendo a tentoni, perché non dobbiamo dimenticare la sostanza di quello che stiamo vivendo, cioè che non si capisce niente in tema di Covid. Chi dovrebbe capire deve fingere di capirne e quindi tutti i tentativi della politica sono come quelli dei ciechi che si aiutano tra di loro. Anche questa giornata è raccontata con un sospiro di sollievo, ma anche un chissà come andrà a finire. Dobbiamo ricordarci che cosa abbiamo passato: le parete in plexiglass, i banchi a rotelle, le raccomandazioni a vestirsi con la tuta di Chernobyl per andare al supermercato, il denudarsi una volta arrivati a casa. Una confusione totale. Gli approcci - chiosa Buttafuoco - sono stati diversi perché la politica grazie a Dio ha riportato il sano pragmatismo. I punti di vista sanitari e politico sono per fortuna diversi. Non possiamo diventare sani e poi morire di fame. C’è anche l’elemento psichico, si gioca sulla nostra pelle e sul filo elettrico e incandescente dei nostri nervi”.

 

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