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Tagadà, "è lui che ci porta me". Rosy Bindi lo ammette, la frase su Berlusconi scatena la Panella

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Giada Oricchio
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La porta nel cuore”. Nel corso della diretta di “Tagadà”, giovedì 11 novembre, la conduttrice Tiziana Panella ha trasformato il “romanzo Quirinale” in un siparietto con Rosy Bindi, ex presidente del Pd.

Secondo l’ex vicepresidente della Camera, Draghi sarebbe un ottimo Presidente della Repubblica così come è un ottimo Presidente del Consiglio perché a Palazzo Chigi sta facendo un lavoro prezioso e potrebbe essere il punto di riferimento in Europa per il dopo Merkel. Ecco perché non deve cambiare indirizzo: “Ritengo che potrebbe aspettare i prossimi 7 anni per salire al Quirinale.

L’elezione dell’inquilino del Colle è un percorso lacerante” ha detto Bindi rispolverando un vecchio aneddoto: “Solo una volta ho ringraziato Silvio Berlusconi nella mia carriera politica: quando fece saltare la riforma costituzionale del presidenzialismo alla francese”. La conduttrice ne approfitta: “Eh lo so che lo porta nel cuore” e la politica ride di gusto: “No, soprattutto è lui che ci porta me!”.

Il riferimento sottinteso sono ai numerosi scontri ed alcune frasi ineleganti che Berlusconi rivolse alla Bindi quando era premier tra il 2008 e il 2011. Tiziana Panella ricambia l’amara allegria: “Diciamo che è un sentimento reciproco. Adesso le mostro il sondaggio di Pagnoncelli: Berlusconi è il secondo preferito dagli italiani per diventare Presidente della Repubblica. Di sicuro le hanno telefonato, Rosy Bindi. Magari hanno trovato occupato. Il ministro Gelmini ha detto che Berlusconi al Colle sarebbe una scelta di pacificazione nazionale”. Rosy Bindi perde completamente il buon umore: “E’ esattamente il contrario, sarebbe una scelta che non aiuterebbe la pacificazione nazionale. Perché? Farmi questa domanda è pleonastico, andiamo avanti”.

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