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La sparata di Romano Prodi contro Enrico Letta sul ddl Zan è una ripicca personale. Il Pd si spacca ancora

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Hanno fatto molto rumore le parole di Romano Prodi in merito al ddl Zan, dichiarazioni che in molti hanno letto come un attacco diretto ad Enrico Letta. “Era molto facile fare piccole modifiche, anche verbali, ma si è strumentalizzato il tutto. Si voleva creare l'incidente e l'incidente c'è stato. È stata una prova di forza, la destra ha anche vinto, ma a danno di un problema su cui ci voleva un accordo” la dura presa di posizione dell’ex presidente del Consiglio nei confronti del segretario del Pd. 

 

 

“Letta gli avrà detto che non lo candida al Quirinale…” è questa la motivazione - riferita da Affari Italiani - che si danno i dem per le parole di Prodi a Che Tempo Che Fa, che ha poi cercato di smentire qualsiasi voglia di salire al Colle nonostante le tante voci. C’è quindi un ennesimo scontro interno e una spaccatura tra le fila del Pd, che non riesce in alcun modo a godere di un momento di pace, come poteva essere quello dopo le elezioni amministrative e i risultati elettorali scaturiti. Il post-elezioni per Letta è stato molto movimentato e da Italia Viva non fanno altro che mettere il dito nella piaga.

 

 

"Ora che anche Romano Prodi, a Che Tempo Che Fa, ha detto cose ragionevolissime sul ddl Zan, sostenendo che si poteva e si doveva trovare l'accordo e che, invece, si è preferito cercare l'incidente parlamentare, mi auguro che al Nazareno qualcuno rinsavisca. E che dopo la strategia del 'Conte o morte' anche quella 'Zan o morte' venga considerata per quello che è stata: altrettanto fallimentare". La nota su Facebook della senatrice Teresa Bellanova. Ma anche il capogruppo di Iv al Senato, Davide Faraone, rincara la dose: “‘Se uno voleva riformare quei piccoli aspetti della legge su cui si discuteva bisognava andare caso per caso e si trovava l'accordo. Col voto segreto si voleva creare l'incidente, e l'incidente c'è stato'. Romano Prodi da Fazio. A Letta fischieranno le orecchie”.

 

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