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È solo un'iniziativa turistica, Tremonti smaschera il bluff G20

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Giorgia Peretti
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“Responsabili dell’inquinamento, ora guardano alla rivoluzione verde?”, Giulio Tremonti interviene durissimo sull’attuale G20. L’ex ministro dell’Economia nell’era Berlusconi, nonché attuale Presidente dell’Aspen Institute Italia, è ospite in collegamento di “Coffee Break” sotto la conduzione di Andrea Pancani, sabato 30 ottobre. Il tema centrale della puntata è il vertice tra i capi di Stato e di governo che avrà luogo il 30 e il 31 ottobre in una Roma blindatissima.

Tremonti appare subito critico: “Questo in particolare è curioso perché è un’iniziativa turistica. Molta enfasi è data al lato mondano, al lato dello shopping, del turismo e questo è grottesco data la tragica dimensione dei problemi. Mi sembra che sia un lato che l’Italia poteva evitarlo, ottimo per il Made in Italy, ma non buono per il resto del mondo”. Poi prosegue: “I problemi sono drammatici, spero siano gestibili in parte i problemi sui vaccini e questo è positivo. Per il resto mi sembra la replica di altro che è fallito. Tra l’altro non ci sono la Russia e la Cina, quindi, è un G18 e non un G20”. Russia e Cina parteciperanno all’evento in collegamento ma non in presenza, il presidente dell’Aspen sottolinea: “Non credo che sia l’equivalente. Di fatto non ci sono”.

 

 

 

 

 

Infine conclude: “Credo che le élite occidentali abbiano dimostrato un notevole grado di limite con il G7 fatto a giugno. Leggendo quelle pagine ci rendiamo conto che sono turisti della storia rispetto alla dimensione dei problemi si occupano di tutt’altro". Tremonti ipotizza la stessa fine: “Torno a dire sono le stesse élite che hanno portato il mondo all’inquinamento, alla crisi, adesso le stesse élite si candidano alla rivoluzione verde? Non a caso è quella che rende di più finanziariamente. Sono pessimista sulla cifra morale e politica di questa cosa credo che il mondo meriti dei cambiamenti delle persone, degli uomini e delle idee molto più significativi”.

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