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Via libera della Cassazione ai referendum sulla giustizia. Salvini esulta

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Via libera ai sei referendum sulla Giustizia, promossi da Lega e Partito Radicale. L’ha stabilito la Corte Suprema di Cassazione, accogliendo la richiesta dei consigli regionali di Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto. La decisione di piazza Cavour anticipa - e di fatto rende ininfluente - il deposito delle firme certificate: tra le 700mila e le 775mila a seconda del quesito, oltre a 18mila adesioni elettroniche. Il totale provvisorio è di 4.275.000 autografi, ma nella sede milanese della Lega in via Bellerio ne sono arrivate altre 80mila solo nell'ultimo giorno. Il partito di Matteo Salvini ha preparato le sottoscrizioni certificate dopo mesi di accurati controlli che hanno visto la mobilitazione di decine di parlamentari, consiglieri regionali e decine di militanti da Ferragosto a oggi con il coordinamento di Roberto Calderoli. I moduli con le firme sono stati distribuiti in ben 368 scatoloni che hanno riempito tre furgoni. Ci sono anche sei hard disk che contengono le firme digitali e i certificati elettorali.

 

 

 

 

 

 

«La Cassazione ha dato il via libera ai sei referendum sulla giustizia. Finalmente gli italiani avranno l’opportunità di cambiare la giustizia! Appuntamento in primavera. Un ringraziamento a chi ha firmato, a chi era presente ai gazebo e nelle piazze, a chi ha dato una mano da Nord a Sud». Lo scrive su Facebook Matteo Salvini.

 

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