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Da inizio anno la cassa integrazione ha tolto 4.400 euro a ogni lavoratore

Leonardo Ventura
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La Cassa Integrazione di settembre segnala un calo importante delle ore autorizzate rispetto ad agosto (-41,59%) e rispetto a settembre di un anno fa (- 52,22%). Ma qualche segnale contraddittorio arriva da una ripresa dell’aumento di ore legate alla carenza di materie prime. I settori a maggiore richiesta di Cig restano il settore del commercio e meccanico. A dirlo è il rapporto dell’associazione Lavoro&welfare presieduta da Cesare Damiano. Uno studio che ha fatto anche i conti in tasca ai lavoratori che dall’inizio dell’anno hanno perso con la cassa circa 4.400 euro. A parte questo, l’andamento in decrescita la situazione attuale rappresenta un bel segnale che coincide con la ripresa economica resa possibile dalla vaccinazione di massa. Il Rapporto mensile, redatto da Giancarlo Battistelli, fornisce una serie di indicazioni preziose: rappresenta una sorta di lente di ingrandimento sull’andamento dell’economia. Se le cose vanno meglio, però, le cicatrici lasciate dalla pandemia sono ancora molto evidenti.

 

 

In sintesi: il numero di lavoratori corrispondenti alle ore autorizzate di Cig sono 1 milione e 600mila da inizio anno a fine settembre. È come se fossero stati messi in Cassa Integrazione a zero ore per nove mesi. Il reddito sottratto a questi lavoratori, perché la Cig non compensa interamente lo stipendio, è di 6,6 miliardi di euro al netto delle tasse. Le giornate di lavoro perse sono 314 milioni. A queste cifre va però applicato un «tiraggio» del 40,77%, come segnalato dall’Inps. Infine, ogni lavoratore ha perso, da inizio anno a fine settembre, 4.400 euro: in questo caso non si applica alcun «tiraggio». È la cifra alla quale hanno dovuto realmente rinunciare. Si tratta, mediamente, di circa 500 euro al mese procapite. Ora, oltre alle variazioni nella richiesta di ore di Cig influenzate dal Covid-19, si fanno sentire anche le riduzioni produttive indotte dalla carenza e dall’aumento del costo delle materie prime. L’ultimo forte aumento c’è stato nel mese di giugno 2021 (+142,88%). Poi è iniziata una fase di riduzione fino a questo mese: se consideriamo settembre 2021 su aprile 2020 la riduzione è stata del -85,76%.

 

 

Si conferma un valore medio (media mobile ultimi 12 mesi) di richiesta di ore di Cig che si attesta a 298 milioni di ore-mese. Se consideriamo invece la media dei mesi influenzati dal Covid-19 (aprile2020- settembre2021) si determina una media di oltre 322 milioni di ore-mese; questo valore è indicativo per misurare anche il riflesso (effetto di trascinamento) sulle ore autorizzate mese per mese ma che vengono utilizzate per più mesi. Quanto ai settori quello del commercio è quello che ancora richiede più ore di Cig seguito dal settore meccanico. Solo nel mese di settembre 2021 sono state autorizzate per Covid-19 alla Cigo: 3.391 aziende per 18,2 milioni di ore; nei fondi Fis: 15.125 aziende per 47,6 milioni di ore; nella Cigd: 39.979 aziende per 21,7 milioni di ore.

 

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