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Ballottaggi, allarme affluenza in calo di cinque punti: alle 19 ha votato solo il 26,7%

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Urne aperte ma poca gente in fila. È questa la fotografia del primo giorno di ballottaggi per le elezioni amministrative 2021, nonostante si decidano i prossimi 5 anni di città come Roma, Torino e Trieste, tre realtà strategiche per il Paese, a livello politico ma soprattutto economico. Se a livello nazionale, alle ore 12 aveva votato meno del 10 percento degli aventi diritto sul totale di 63 Comuni interessati, alle 19 il dato è stato del 26,71%: un incremento ma sempre sotto la soglia del primo turno (31,65%). A Roma, dove i riflettori sono puntati sulla sfida tra il candidato del centrodestra, Enrico Michetti, e il frontman del centrosinistra, Roberto Gualtieri, il dato ha fatto scattare l'allarme: 25,94% (9,61 alle 12).

La scarsa partecipazione era uno dei rischi più temuti alla vigilia dei ballottaggi. Tanto che i leader interessati dal secondo turno, ognuno da par suo, una volta votato ha rilanciato l'appello a non disertare. Come Giorgia Meloni, ad esempio: "Votare è importantissimo, è un modo anche per assumersi la responsabilità di scegliere, di essere cittadini e non fare la cosa sbagliata, cioè dire 'tanto sono tutti uguali e niente può cambiare'. Non penso che siano tutti uguali, i politici sono specchio della società che rappresentano, ce ne sono di buoni e di cattivi, bisogna saper scegliere". Ma anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, tramite i suoi canali social, ha voluto far passare un messaggio: "In democrazia si vota. Buon voto a tutti". Non si è sottratto nemmeno il segretario del Pd, Enrico Letta, twittando dalla 'sua' Testaccio: "Fatto. Buon voto a tutti. Viva la democrazia". Nessun post, invece, da parte della sindaca uscente, Virginia Raggi, o dal leader M5S, Giuseppe Conte, che pure in settimana aveva espresso la sua preferenza per Gualtieri, ma senza impegnare l'intero Movimento.

Risalendo lo Stivale, però, la situazione non migliora. Anzi, ancora peggio è andata a Torino, con un 25,28% di affluenza (8,74% alle 12). Sotto la Mole il confronto è serrato tra Paolo Damilano, appoggiato da Forza Italia, Lega e FdI, e il dem Stefano Lo Russo, sostenuto anche da Leu e Iv. Proprio l'ex consigliere comunale, dal seggio elettorale, ha voluto lanciare un appello ai suoi concittadini: "Spero che i torinesi vengano a votare, si tratta di decidere la futura amministrazione della città per i prossimi anni. Mi auspico una grande partecipazione al voto". Non ha disertato le urne Chiara Appendino, che ha scelto di non ricandidarsi sostenendo la compagna di partito, Valentina Sganga, esclusa al primo turno 15 giorni fa. La sindaca di Torino si è mostrata sui social, con il pancione ormai decisamente pronunciato per la gravidanza, e un brevissimo post, quasi di 'servizio': "Potete votare fino alle 23, e domani, 18 ottobre, dalle 7 alle 15. Buon voto a tutte e tutti".

A Trieste, infine, il servizio elettorale della Regione Friuli Venezia Giulia ha comunicato le percentuali di affluenza rilevate alle ore 12. La musica cambia, ma di poco, perché su un totale di 184.489 elettori, hanno votato in 20.428, ovvero l'11%. Nel capoluogo friulano la partita è tra il sindaco uscente, Roberto Dipiazza, e lo sfidante del centrosinistra, Francesco Russo.

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