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Catasto, il gioco delle tre carte di Draghi: cambiano le rendite ma si pagherà su quelle vecchie

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"Tra le varie questioni c’è la revisione o meglio la riformulazione del catasto", nella legge delega "il governo si impegna ad accatastare tutto quello che non lo è: terreni e abitazioni che non sono accatastati. E procederà anche alla revisione delle rendite catastali ma l’impegno del governo è che nessuno pagherà di più o di meno". Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa, spiega cosa accadrà con la riforma del catasto che ha provocato la ribellione della Lega con Matteo Salvini che non ha fatto partecipare i suoi ministri al Cdm che si è tenuto nel primo pomeriggio.

Con la delega fiscale "si procederà anche a una revisione delle rendite, con riguardo di quelle che sono le rendite di mercato", ha spiegato il presidente del Consiglio Mario Draghi. "Non cambia - ha assicurato il premier - assolutamente l’imposizione fiscale sulle case, sui terreni. È molto importante dirlo, nei giorni scorsi si è teso un pochino a confondere. Una decisione è costituire una base di decisione adeguata, e ci vorranno cinque anni. La seconda decisione è cambiare le tasse. Noi la seconda decisione non l’abbiamo presa. Solo nel 2026 se ne riparlerà".

 

 

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