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Giuseppe Conte prova a strappare Fedez alla sinistra: così si è ridotta la politica

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Monta la protesta degli artisti sulle restrizioni per i concerti dal vivo. Il primo ad aver aperto il fronte, scatenando un vespaio di polemiche, è stato Salmo a metà agosto, la cui esibizione live ha portato ad un aspro scontro con Fedez. E ora il rapper sardo è tornato alla carica, prendendo spunto dalle foto del tour elettorale di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle: “In questi giorni - dice ironicamente Salmo - è iniziato iniziato il FLOP tour, abbiamo riempito le piazze d’Italia. Grazie a tutti, la vostra accoglienza è stata incredibile, ora andatevene a quel paese!”.

 

 

La polemica che è diventata virale all’interno del mondo della musica. Il rapper e marito di Chiara Ferragni, si è limitato inizialmente a condividere una post del magazine The Vision tra le proprie storie di Instagram, sparando poi a zero: “Il settore dello spettacolo ed i suoi lavoratori sono ormai del tutto abbandonati: il green pass è lo strumento per tornare alla normalità, ma non per loro. Con la certificazione perché non riaprire alla capacità massima i concerti?”.

 

 

Come detto l’origine della polemica nasce dalle foto pubblicate sulla pagina Facebook di Conte, che ora ha provato a cogliere la palla al balzo, pubblicando sui canali social un video indirizzato a Fedez: “Buongiorno Fedez, mi rivolgo a te e agli artisti come te che in queste ore stanno lamentando le attuali restrizioni per la cultura e lo spettacolo, mentre invece gli incontri della politica avvengono con piazze gremite di gente. Non va bene e sono 4-5 giorni che lo sto dicendo in tanti punti stampa. Dobbiamo ripartire tutti insieme, la filiera della cultura e dello spettacolo, ma anche degli eventi sportivi ha tanto sofferto e deve poter ripartire. Non va bene portare la capienza all’80%, dobbiamo portarla al 100%, dobbiamo ripartire forti e tutti insieme”. Dopo lo show durante il concerto del 1 maggio Fedez era diventato l’idolo della sinistra e ora Giuseppi prova a strapparlo ai dem.

 

 

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