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Michetti punta sul mare di Roma

Pietro De Leo
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Prosegue l’impegno di Giorgia Meloni in campagna elettorale a Roma, a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Enrico Michetti. Ieri, la presidente di Fratelli d’Italia ha fatto tappa a Ostia, dove ha incontrato cittadini e commercianti. Puntando il dito contro i due livelli amministrativi del Movimento 5 Stelle (governano anche a livello municipale). «L’immobilismo dell’amministrazione M5S, sia a livello comunale che municipale - ha affermato - ha compattato tutte le associazioni dei cittadini, dei commercianti e dei ristoratori», i quali, ha detto, «non riescono più a confrontarsi con il governo locale e vedono accadere cose che di fatto producono disagi, come una ciclabile che ha tolto 700 posti auto. L’amministrazione M5S - ha proseguito Giorgia Meloni - non riesce a dare risposte sull’isolamento del mare di Roma, perché, ad esempio, il tema della Roma-Lido, che abbiamo denunciato anche con Michetti, la dice lunga sul continuo rimpallo tra il Comune di Roma e la Regione Lazio, su una materia che poi pagano i cittadini». Dunque «tre fermate della Roma-Lido vengono chiuse mentre riaprono le scuole, perché non è stata fatta la manutenzione. Quindi è un’amministrazione totalmente assente e i cittadini chiedono un’amministrazione che sappia dare risposte e sappia dialogare. Noi vorremmo garantire un confronto continuo con chi vive quotidianamente i problemi».

 

 

 

 

 

Quanto al candidato sindaco del centrodestra, nel corso dei suoi appuntamenti di ieri è tornato a parlare della municipalizzata trasporti, l’Atac: «all’azienda vorrebbero far fare la stessa fine di Alitalia. Ma l’azienda trasporti è strumentale all’idea di sviluppo della città, perché se vogliamo sviluppare il turismo è chiaro che dobbiamo avere l’azienda dei trasporti efficiente. Noi siamo in continua emergenza, ma non c’è alcun tipo di pianificazione». Michetti poi si è recato in uno dei luoghi storici di Roma, il Portico D’Ottavia: lì «risiede la più antica comunità ebraica d'Europa e ho ascoltato cittadini e ristoratori. Ho trovato un ambiente sano, propositivo e soprattutto un grande sentimento patrio tra i giovani e questo mi ha riempito il cuore». E ha specificato: «Durante l’incontro abbiamo parlato anche di ambulanti, urtisti, demolitori che meritano di continuare a svolgere il loro lavoro proteggendoli, tra l’altro, dalle follie della direttiva Bolkestein». Ma non solo. Il giurista ha colto l’occasione anche per respingere le polemiche dei giorni scorsi su alcuni candidati che gli avversari hanno giudicato come estremisti. «Voi tutti poi, sapete quale sia il mio pensiero dinanzi alle ignobili atrocità del passato». E ha aggiunto: «Al centro del mio agire ci sono i diritti fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, diritti inviolabili dell’uomo prima ancora che del cittadino. L’assoluto rispetto per ogni essere umano e la contrarietà a qualsivoglia forma di discriminazione non ammette deroghe e quindi, chiunque non rispetti tali principi non sarà un semplice collega che la pensa in maniera diversa da me, ma in assoluto il mio peggior nemico da combattere».

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