A Fedez non hanno ancora detto che la legge Zan non c'è più…
Ma che fine ha fatto Fedez? Il paladino della legge Zan è rimasto ammutolito. L’artista idolatrato a sinistra per la sua smaccata scelta di campo che gli ha alienato simpatie che raccoglieva trasversalmente, ora tace. Metteva bocca su tutto, ora non più. Pontificava e scomunicava, adesso non apre bocca, non scrive post, non clicca più. Quella legge Zan per cui tanto si batteva nei concerti e sui palchi, su instagram come negli altri social, è sparita anche dal suo obiettivo, oltre che dal calendario dei lavori parlamentari. Ma stavolta non attacca più. Matteo Salvini e Giorgia Meloni non sono più i mostri da attaccare frontalmente. Anche perché la scomparsa della legge che non sarà più legge non è colpa della destra. Ce l’ha sul groppone una sinistra che strillava assieme a Fedez per l’urgenza della norma contro l’omofobia. Salvo poi lasciarlo solo senza dirgli nulla.
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Povero Fedez, preso in giro da chi lo ha usato politicamente. Ne vogliono parlare, adesso, solo dopo le elezioni amministrative, dovessero svegliarsi gli elettori e punire la tracotanza di chi pensa di usare persino i bambini per i propri scopi politici. Non è strano che abbiano voluto evitare a tutti i costi poche modifiche per non perdere tempo con una nuova lettura alla Camera, e ora invece lasciare nei cassetti del Senato questa proposta così urgente dell’onorevole Zan? Sono oggettivamente penosi. Proprio Zan ha voluto mandare via twitter “un abbraccio a Fedez”. Forse ha paura di essere sbranato da lui via social per la colossale presa in giro. Chissà se l’artista non si renderà finalmente conto che è meglio cantare che parlare…
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