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Federazione del centrodestra, vertice tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Il piano del Cav

Luigi Frasca
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Un incontro per ribadire la volontà di tenere unita la coalizione di centrodestra. Dopo il faccia a faccia con Giorgia Meloni all'inizio del mese, Silvio Berlusconi vedrà stasera in Sardegna Matteo Salvini.

Un colloquio annunciato già mercoledì dal leader della Lega, aggiungendo l'intenzione di portare sul tavolo di Villa Certosa il rilancio dell'ipotesi di dar vita ad una Federazione di centrodestra. Idea che tuttavia non sembra scaldare gli animi all'interno di Forza Italia, a cominciare proprio dall'ex premier. Se infatti il Cavaliere continua a sognare di arrivare alle elezioni del 2023 con un grande partito unico del centrodestra liberale e repubblicano, in questa fase guarda tuttavia con scetticismo al progetto di federazione, che rischierebbe di tradursi in una confluenza di Forza Italia nella Lega.

Viceversa la volontà di Berlusconi è quella di ribadire la necessità di una presenza del suo partito all'interno della coalizione come baluardo dei valori liberali, cristiani, occidentali ed europeisti, difendendo l'identità del movimento azzurro. Altra cosa è dar vita ad un coordinamento dei Gruppi parlamentari, con riunioni anche settimanali, magari coinvolgendo anche Fratelli d'Italia, per predisporre battaglie comuni in tema di fisco, giustizia, immigrazione, lotta alla burocrazia. Un modo per far si che all'interno del Governo di unità nazionale, la coalizione di centrodestra riesca a presentarsi unita e ad incidere in maniera forte nelle decisioni dell'Esecutivo. Una linea, è la posizione dell'ex premier, da perseguire soprattutto alla luce delle conseguenze prodotte dalla crisi afghana e delle decisioni che dovranno essere assunte in sede internazionale ed europea in particolare, dove sarà necessario dar forza all'azione del presidente del Consiglio, Mario Draghi, per arrivare all'elaborazione di una linea che consenta all'Ue di esercitare con forza il suo ruolo, nell'ottica degli Stati Uniti d'Europa.

Tutto questo naturalmente senza dimenticare la politica interna, anche in vista dell'importantissimo test elettorale legato alle elezioni amministrative. Con la scadenza del termine per la presentazione delle liste, il prossimo 3 settembre, si entrerà nel vivo della campagna elettorale. Per Berlusconi sarà importante e decisivo l'impegno e il contributo di tutte le forze della coalizione anche per allargare il bacino elettorale dell'intero centrodestra. Marciare divisi quindi per colpire uniti, un obiettivo che potrebbe essere compromesso dando vita adesso ad una federazione, dove l'identità di Forza Italia rischierebbe di risultare appannata.

Favorevole alla Federazione Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia: «Si tratta di una sfida in positivo per rafforzare la presenza del centrodestra nella coalizione di governo, e ci darà più voce nel confronto dentro la maggioranza su riforme cruciali come il fisco, la giustizia e il lavoro». «In prospettiva poi - prosegue - la collaborazione più stretta a livello parlamentare tra Forza Italia e Lega consentirà anche di preparare una credibile alternativa alle sinistre, saldamente ancorata ai valori del popolarismo europeo. L'incontro tra il presidente Berlusconi e Salvini, in questo senso, rappresenta il miglior viatico per l'impegnativo lavoro che ci aspetta sul Recovery Plan».

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