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Stretta green pass, spunta il vaccino obbligatorio per i minori. L'ideona della ministra per la scuola

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Mentre gli italiani sono alle prese con il green pass, che appare a molti un obbligo vaccinale di fatto per una buona fetta della popolazione, la bomba sugli under 18 arriva così, sotto traccia. Già perché gli osservati speciali sono loro, i minorenni, invitati (eufemismo) a vaccinarsi nonostante i dubbi sul confronto costi-benefici dall'introduzione del certificato verde (senza dose servirà un tampone ogni 48 ore, a 8 euro). 

Tanto che ora spunta l'obbligo vaccinale, come per i colleghi più grandi delle università. A paventare la svolta è stata la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. "Le università sono formate da spazi molto variegati dove non è sempre possibile garantire le distanze. Ci sono le aule ma anche le biblioteche, le residenze per gli studenti, i campus. Senza l’obbligo, il rientro non sarebbe avvenuto nella massima sicurezza. Abbiamo potuto introdurre una misura come questa grazie al fatto che nelle università la didattica è mista, sia in presenza che a distanza, quindi garantire l’accesso negli spazi solo a chi ha il Green Pass permetterà comunque di non lasciare nessuno indietro, al contrario di quanto avviene a scuola" ha detto parlando dell’obbligo del green pass per gli universitari.

"Contiamo sul fatto che gli studenti si vaccinino. In realtà spesso non è che non vogliano ma hanno priorità diverse. Speriamo che il Green Pass all’università li convinca a fare questo che non è altro che un atto altruistico". Ancora una volta l’università fa da apripista, aggiunge la ministra. Anzi da avamposto.  "L’università in fin dei conti è il mondo della ricerca che ha messo a punto i vaccini. Se non è l’università che ne promuove l’utilizzo, non vedo chi altro potrebbe farlo. Abbiamo un milione e 800mila studenti fra i 19 e i 25 anni e quindi proprio a loro chiediamo di dare un esempio alla nostra società. Chiediamo che facciano vedere di essere responsabili, pur sapendo che nelle nostre università la didattica a distanza non scomparirà e nessuno resterà indietro".

In pratica, spiega la ministra, "le università stanno agendo in modo autonomo, ci sono stati tantissimi casi di atenei che hanno messo in campo buone pratiche per coinvolgere i loro studenti e farli vaccinare"mentre per gli esami "ogni ateneo si regola in modo autonomo. La tendenza è a svolgerli in presenza con il Green Pass". 

Poi la doccia fredda per tante famiglie, quella sui minori di 18 anni per i quali finora non è passata la richiesta, di parte della maggioranza,  di prevedere l’obbligo di vaccinazione. "Noi ministri ci siamo sentiti di arrivare fin qui e prevedere l’obbligo per gli studenti universitari in base alla situazione attuale della curva epidemiologica. Bisogna poi seguire l’evoluzione dell’epidemia e su quella base decidere se rivedere le misure adottate e estendere l’obbligo anche agli studenti al di sotto dei 18 anni", dice la ministra sabato 7 agosto a La Stampa. Insomma, con un prevedibile aumento dei contagi in autunno, mentre poco si sta facendo per la scuola oltre all'obbligo di green pass ai docenti, l'ipotesi appare sempre più concreta. E in tal caso, per non fare un tampone - costoso e invasivo - ogni 48 ore sarà inevitabile il vaccino. 

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