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"Non parlate con nessun altro" Le sberle di Silvio Berlusconi ai suoi dirigenti tra una pizza e un gelato

Arnaldo Magro
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Che Silvio Berlusconi fosse uno straordinario anfitrione, era universalmente noto. Non è un caso che i leader di mezzo mondo, e non solo loro, ancora rimpiangono gli inviti sfarzosi a Villa Certosa. Del resto lo sa bene Berlusconi, è difficile per chiunque lasciare quell’angolo di paradiso senza che un accordo sia stato trovato. Ha sortito gli effetti sperati dal Cavaliere l’invito rivolto a FdI. La volontà non era solo quella di distendere i rapporti dopo lo sgarbo Rai, ma soprattutto pianificare il futuro del centrodestra.

 

I rapporti di forza e la futura premiership dell’alleanza. Più che una colazione di lavoro, come è solito definire i pranzi Berlusconi, sembrava quasi una visita guidata a Disneyland. Il tempo è trascorso veloce, tra aneddoti di farfalle imbalsamate e vulcani artificiali. Tra lapilli e meteoriti veri, fermandosi per un pit stop nella gelateria e nella pizzeria, a uso esclusivo e privato, aperte h24, all’interno dell’immenso parco di proprietà. Non ha mai fatto mistero che il Cavaliere, il suo desiderio è quello di salire sul colle più alto di Roma.

 

Quel desiderio può continuare ad esser cullato solo con un centrodestra compatto. Lo ha ribadito anche all’amico di lungo corso Ignazio La Russa. I due si conoscono da anni e fondamentalmente si vogliono un gran bene. Ha ascoltato e accolto le richieste degli alleati. Ha garantito per l’ennesima volta, il massimo impegno da parte di Mediaset e Mondadori, in vista delle amministrative. «Per qualsiasi cosa abbiate bisogno, chiamate direttamente me. Non parlate con nessun altro. Chiamate solo me». Un messaggio molto chiaro che secondo le ricostruzioni, voleva esser ancor più diretto nei confronti dei suoi dirigenti. Motivo per il quale pare che nelle ultime ore i suoi pretoriani piu fidati non siano affatto di buon umore.
 

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