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Casellati fischiata in Senato, sul ddl Zan scoppia il caos

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«Ho rinviato la capigruppo perché volevo conoscere lo stato dell’arte e per capire la volontà politica dell’Aula, sospendo quindi la seduta e convoco immediatamente la capigruppo». Lo ha detto il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dopo l’intervento del presidente della Commissione Giustizia in Senato, il leghista Andrea Ostellari, che ha chiesto di sospendere la seduta per «verificare se c’è la disponibilità politica» di trovare una mediazione sul ddl Zan contro l’omotransfobia.

 

 

 

 

 

 

E scoppia subito la bagarre in Aula con fischi e urla. «Gli Europei li abbiamo già vinti e non voglio un clima da stadio», ha detto Casellati. È intervenuto subito Franco Mirabelli del Pd sottolineando che in Commissione non ci sono state neppure le condizioni per avviare una discussione. Intervento anche di Pietro Grasso di LeU che rivolgendosi alla Casellati ha detto: «Lei stessa si può rendere conto, presidente, come non si può discutere, non c’è dialogo e facoltà di parlare. Siamo a questo punto, dobbiamo tornare indietro? Lei non lo deve consentire». Anche Alessandra Maiorino del M5S chiede che si vada avanti in Aula: «Ci è stata impedita la stessa calendarizzazione, la prego di rispettare il voto dell’Aula e consentire l’avvio della discussione generale, la mediazione sarebbe possibile se chi vuole mediare davvero sarebbe interessato a tutelare i diritti delle persone».

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