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"Ma Grillo è lucido o no?", Travaglio demolisce il manicomio M5s

Giorgia Peretti
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“Qui siamo in un manicomio”, Marco Travaglio commenta così l’ultimo cortocircuito del movimento cinque stelle. Lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte riecheggia anche nell’ultima puntata stagionale di Otto e Mezzo. Il talk show dell’access prime time di La 7, sotto la conduzione di Lilli Gruber ospita il direttore de “Il Fatto Quotidiano” e lo scrittore e filosofo Massimo Cacciari. Entrambi molto critici sull’ipotesi di un allontanamento dell’ex premier Conte dal nuovo progetto dei pentastellati. Il movimento è finito se non c’è più Grillo o non c’è più Conte? – questa la domanda che apre il sipario alla demolizione dei 5 stelle. Ad iniziare è Cacciari che senza mezzi termini afferma: “Se Grillo se ne andasse ora penso che per i 5 stelle sarebbe la fine. Ma se l’operazione Conte fallisce, questi spariscono per sempre. Sul medio periodo possono fare a meno di Grillo ma non possono fare a meno di riciclarsi sulla linea che Conte ha indicato. Cosa fanno con Grillo tornano al “Vaffa**o? Ma dove vanno dai…”- esordisce tranchant. Una frattura che sembra essere irrecuperabile anche allo stesso Travaglio che su domanda della Gruber risponde così: “Cacciari dice che è necessario recuperare perché è un esperto di logica ma qui siamo in un manicomio. Grillo prima convoca Conte dicendogli di fare il leader dei cinquestelle. Conte gli fa presente che certe cose vanno modificate in base ai punti deboli studiati in questi anni, loro accettano dopo aver trattato. E poi arriva questo (Grillo nda) che spara a zero ieri come se fosse ad un show dove si mette a fare l’esame del sangue grillino a Conte dopo aver consegnato la tessera onoraria grillina a Mario Draghi”.

 

 

 

 

 

 

Il direttore del Fatto sottolinea l’incoerenza delle ultime azioni del fondatore del movimento, poi la bordata: “A questo punto non si capisce più niente se Grillo è lucido è un disastro se non è lucido è un disastro per la stessa cosa. Se è lucido pensa che uno che ha fatto il presidente del consiglio va lì per fare il suo portaborse dove tutto il resto tra cui la linea politica la decide il garante. Allora faccia Grillo il capo politico.” Poi continua a valanga: “Non è più un Grillo del Vaffa**o è un Grillo Draghiano oggi, che è l’antitesi dell’origine. Anzi è più governativo Grillo che non Conte, in questo momento. Per questo io dico che è un manicomio” – conclude durissimo. Infine, sul tema interviene anche Andrea Crisanti il microbiologo, interrogato dalla conduttrice risponde ironicamente così: “Senta io qui non c’ho capito proprio niente, penso che chi deve governare è Conte che ha un progetto politico. Grillo è ancorato alla sfera eroica e primordiale che lo ha portato al 33%”.

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