Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'Aria Che Tira, Guido Crosetto cancella Conte: "Senza Grillo non è M5S". E la prima del Fatto diventa un caso

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

A “L’Aria che Tira Estate”, l’approfondimento sull’attualità di LA7, venerdì 25 giugno, sono scintille tra il giornalista de Il Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto e Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia: “E’ un governo innaturale”, “Anche quello di Conte. Il Fatto ha una chiara posizione politica”.

La tensione alle stelle nel M5S e la forte prima pagina de Il Fatto Quotidiano contro Beppe Grillo sono il primo argomento che Francesco Magnani affronta in diretta a “L’Aria che Tira Estate”. Il quotidiano diretto da Marco Travaglio titola “Grillo sfascia tutto. Conte pronto all’addio”, nell’occhiello rincara la dose: “Il garante aizza i gruppi contro il capo scelto da lui” e nel sommario lo sotterra: “Deride l'ex premier e i ministri 5s e critica il 'suo' Cingolani. Conte non replica, ma dice ai suoi: Vuole una diarchia, non ci sono le minime condizioni”.

In collegamento con il conduttore, Gianni Barbacetto, firma de Il Fatto, sottolinea con il carboncino il concetto: “Beppe Grillo ha smesso di essere un visionario e ha perso la leadership del Movimento, fondato con Gianroberto Casaleggio, quando ha deciso di entrare nel governo Draghi e quando ha approvato Cingolani a Ministro della Transizione ecologica, al momento inesistente”. E con sorriso beffardo aggiunge: “I partiti di maggioranza litigano perché è un governo innaturale, è l’unico al mondo che ha messo insieme destra e sinistra dicendo che era per il Covid. Dentro M5S e PD devono dire sempre di sì anche a politiche, secondo me, di destra e Draghi decide tutto. Poi il premier, al quale riconosco una grande credibilità internazionale, viene osannato, magnificato dalla stampa e dai media anche se dice cose semplici e banali: ‘l’Italia è un paese laico, bisogna correre sui vaccini’ e tutti ‘ohh, quanto è bravo’. Siamo in una situazione di innaturalezza e ciascuno dentro il governo deve dire la sua per segnalare l’esistenza”.

Al giornalista replica con una sciabolata il coordinatore di FdI, Guido Crosetto: “Ha ragione, il governo Draghi è innaturale, ma lo era anche quello di prima, cioè quello Conte. Non è che non è naturale ovvero non eletto, a seconda del Presidente del Consiglio. Non funziona così. Grillo sarà sempre il garante e un punto di riferimento del M5S, o Conte accetta una diarchia oppure deve costituire un nuovo partito politico. Grillo darà fastidio ma è la rappresentazione fisica dei temi e delle battaglie su cui sono nati. Se uno decide di non pranzare più lì cambia casa e cambia tavola".

Poi aggiunge: "So che il Fatto Quotidiano ha una posizione politica chiara però il discorso vale per entrambi. Detto questo, i partiti contano nulla nell’esecutivo Draghi e stanno trovando elementi su cui discutere che non disturbino il governo. Le vere decisioni vengono prese a Palazzo Chigi da persone tecniche, da professori di economia, di cui io diffido, vorrei anche persone pratiche. Gli aspetti politici sono marginali perché si è affidato la guida all’uomo della Provvidenza che si occuperà del PNRR”. Barbacetto ricorda: “Eh, i soldi del Recovery Fund li ha portati a casa Conte, non Draghi”, “Non l’ho mai negato” chiosa l’esponente di Fratelli d’Italia.

 

Dai blog