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Roma, le incredibili primarie del Partito Democratico con candidato imposto: come la Corea del Nord

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Carlo Calenda fa a pezzi il Partito Democratico e la farsa delle primarie per nominare il candidato sindaco che sfiderà lui, Enrico Michetti e la sindaca uscente Virginia Raggi. “Alla voce primarie aperte. Un vero esercizio di democrazia. Daje” scrive il leader di Azione che smaschera i Dem postando una foto dall’account ufficiale del Pd di Roma, che sostanzialmente invita a votare Roberto Gualtieri e non cita nessun altro nome degli sfidanti in campo. 

 

 

“Partecipa alle primarie, vota Roberto Gualtieri” la chiosa del post sui social, che ha scatenato i commenti. Tra questi nella pagina Facebook appare anche quello di Imma Battaglia, una delle altre figure che corrono contro Gualtieri nelle primarie: “Ognuno sceglie come proporsi e come farsi apprezzare dal proprio elettorato. Se oscurare gli altri nomi è il vostro modo, alzo le mani. Ma voi, dovreste vergognarvi! Questo post è totalmente manipolatorio, e non riporta la verità, oltre a manifestare l’arroganza politica di un partito che non vuole, ancora una volta, mettersi in discussione. Siamo in 7, e la vostra censura è inqualificabile. C’è una cosa che mi rincuora: alla fine dei conti, io, e tutte le donne e gli uomini di Liberare Roma, stasera ci guarderemo allo specchio col piacere di ritrovarci, ancora una volta, noi stesse e noi stesse, le persone che hanno dato il tutto per tutto, che hanno parlato con tante e tanti per il piacere di ascoltare, capire e, perché no, risolvere i problemi, per dare a ciascuna e ciascuno una città degna d’essere chiamata ‘Casa’. Non è oscurando gli altri che si vince. Oscurare è dittatura. Andiamo a votare, nonostante tutto e nonostante tutti, per esercitare il diritto di voto (e ricordare a chi vuole nascondere i nomi di tutte e tutti è simbolo di fascismo)”.

 

 

I commenti che sparano a zero sulla decisione del Pd di oscurare gli altri nomi hanno fatto incetta di ‘like’: “Le primarie del PD assomigliano ad un congresso della Corea del Nord”, “Gli altri candidati non esistono? Io e centinaia di persone che conosco domani finanziamo un partito che non è il nostro e rendiamo possibile una manifestazione democratica stando ai gazebo per dieci ore. Se sarà un flop noi non ci guadagniamo davvero niente. Siete scorretti, avete cercato di eliminare un confronto democratico e ancora adesso cercate di piegare il metodo a vostro favore invece di accettare una sfida vera”; “Ma a sto punto perché non stampate le schede già votate per Gualtieri? Le primarie sarebbero un momento fondamentale, ma a quanto pare al partito democratico la democrazia piace solo fino a un certo punto. E tutto questo andrà a vantaggio delle destre: avevate davanti uno spazio vuoto, riuscirete a perdere. “Cosa le fate a fare le primarie se - in quanto PD Roma - avete scelto già che candidato sostenere? Ma neppure l'ABC della politica, davvero…”. La gaffe è servita.

 

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