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"Vivono su un altro pianeta". Giorgia Meloni a valanga sulla sinistra e quella voglia di imporre il linguaggio femminile

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Giorgia Meloni incontenibile sulle priorità di Elena Bonetti, ospite di Un giorno da pecora su Radio Rai. Al ministro per le pari opportunità e la famiglia del governo di Mario Draghi viene chiesto come va chiamata, se ministro o ministra, “Sempre ministra” la risposta ai conduttori radiofonici, che evidenziano poi come sul sito dell’esecutivo sia riportata la dicitura “ministro” accanto al nome dell’esponente di Italia Viva. “Faremo una legge anche per questo. il titolo ufficiale è ministro, ma penso che sia giusto chiamarmi ministra. all’università sono professore associato, poi mi chiamano professoressa” dice ancora la Bonetti. In studio sbiancano alla parola legge - “Serve una legge?” - e la Bonetti spiega: “Penso che sarebbe importante la declinazione al femminile del linguaggio”.

 

 

Tali parole hanno mandato su tutte le furie Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha attaccato la Bonetti con un post su Facebook che ha riportato la dichiarazione: “Imprese stremate, emergenza economica, lavoratori e famiglie in crisi... e nel governo c'è chi pensa ad una legge sull'utilizzo del femminile nel linguaggio istituzionale. Questa sinistra vive su un altro pianeta, lontano anni luce dal nostro”. Ma da parte della numero uno di FdI non è finito qui l’attacco alla sinistra: “Lampedusa di nuovo sotto assedio dall'immigrazione clandestina e incontrollata, con migliaia di sbarchi in pochissimi giorni. Fermare l'immigrazione illegale - l’argomento di scontro di un altro messaggio social - è un DOVERE della politica e del governo italiano: BASTA sbarchi. Sull'immigrazione la sinistra si rifugia nel razzismo per troncare il dibattito senza entrare nel merito della questione. È l'unica arma che ha non sapendo più argomentare”.

 

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