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Anche il pavone non ne può più del coprifuoco. Così risponde a Draghi

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Anche il pavone portoghese ne ha abbastanza del coprifuoco. Simpatico siparietto durante la conferenza stampa del premier Mario
Draghi a Porto, a margine del Consiglio informale europeo e del vertice Ue-India. Nei giardini della splendida cornice di Palacio de Cristal si aggirano liberamente pavoni di grossa taglia, con diverse escursioni durante le riprese televisive dei giornalisti arrivati da tutta Europa per i lavori del Social Summit. Appena Draghi prende posto per la conferenza stampa, subito arriva il verso di un pennuto. Il premier sorride e inizia la sua introduzione, accompagnato più volte del canto del variopinto uccello.

 

"Questopavone ci accompagna da stamane", dice Draghi poco dopo l’ennesimo verso. Poi, rispondendo alla domanda di una giornalista sul coprifuoco, il canto dell’animale anticipa le parole del premier, "ora risponde anche alle domande", scherza il presidente del Consiglio.

Al termine della conferenza stampa, Draghi sta per lasciare la sala ed ecco che arriva un altro verso: "Sentiamo se il pavone dice qualcosa...", commenta il premier con un sorriso lasciando la sala. 

 

 

Nella conferenza stampa da Porto il premier frena l’impazienza di chi, in maggioranza, chiede di rimuovere il coprifuoco già a metà maggio. "Nel prossimo Cdm i ministri della Lega chiederanno il ritorno al lavoro in sicurezza per tutti, senza discriminazioni, e no al coprifuoco che qualcuno voleva confermare fino a giugno o addirittura a luglio", ha già annunciato il leader leghista Matteo Salvini. Mentre anche dal M5s Luigi Di Maio ha parlato del 16 maggio come della "data auspicabile per rimuovere il coprifuoco". Non è questa però la linea del governo e Draghi lo chiarisce: "Io, come credo la maggior parte degli italiani voglio riaprire, voglio che le persone tornino fuori a divertirsi, a lavorare, a stare insieme ma bisogna farlo in sicurezza, calcolando bene il rischio che si corre", dice dopo una battuta sul 
pavone che, con il suo canto, continua a interrompere le sue parole: "ha risposto lui, vediamo che dice". Nessuna decisione avventata, dunque. Come sempre si studieranno i dati che "sono abbastanza incoraggianti".

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