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Giustizia, "non faranno una riforma". Matteo Salvini lancia la raccolta firme con i radicali per il referendum

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"Questo Parlamento con Pd e 5Stelle non farà mai una riforma della Giustizia. Per questo stiamo organizzando con il Partito Radicale una raccolta di firme per alcuni quesiti referendari". Ad annunciarlo è il leader della Lega Matteo Salvini ospite di Bruno Vespa a "Porta a Porta" che raccoglie subito l'entusiasmo del'esponente radicale Rita Bernardini: "Se si fa il referendum sulla giustizia, sono non felice... di più". 

Lo scontro in commissione Giustizia al Senato lo vince il "blocco giallorosso" della maggioranza, che con 12 voti a 9 riesce a ottenere come testo base contro l'omofobia quello a prima firma del deputato Pd, Alessandro Zan. Soprattutto grazie alla proposta della senatrice M5S, Alessandra Maiorino, di disgiungere gli altri 4 disegni di legge presentati sul tema da quello già approvato alla Camera. Una mossa che si rivela vincente, soprattutto perché punta a depotenziare l'iniziativa del centrodestra "di governo", che deposita un testo di legge alternativo (firmato da Licia Ronzulli, Matteo Salvini, Paola Binetti e Gaetano Quagliariello), composto da tre articoli che prevedono "circostanze aggravanti nei casi di violenza commessa in ragione dell'origine etnica, credo religioso, nazionalità, sesso, orientamento sessuale, età e disabilità della persona offesa", con tanto di 'blindatura' delle sanzioni.

Ma in tv Salvini non si parla solo di riforma della giustizia. Il segretario del Carroccio affronta anche la questione coprifuoco alle 22, che divide il governo. "La settimana prossima gli esponenti della Lega chiederanno, in Consiglio dei ministri, il ritorno alla vita, al lavoro e alla libertà. Quindi al lavoro dentro e fuori, al chiuso e all'aperto, di mattina e di sera, e la cancellazione del coprifuoco, fidandoci del buonsenso degli italiani".

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