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Così la Lucarelli attacca Grillo: "Tuo figlio presunto innocente, tu sicuro cretino"

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La polemica su Beppe Grillo e la sua difesa iper-garantista del figlio ha fatto "esplodere" anche Selvaggia Lucarelli. Che ha fatto un post su Facebook al veleno contro il comico e fondatore dei Cinque Stelle: "Caro Grillo - scrive - tuo figlio è un presunto innocente e tu - oggi - un sicuro cretino". Una dichiarazione destinata a creare ulteriore dibattito dopo che ieri in molti si erano scagliati contro Beppe Grillo, colpevole di essere sempre stato "giustizialista" e di essere diventato improvvisamente garantista nei confronti del figlio accusato di una presunta violenza sessuale.

 

 

Intanto la polemica arriva anche nell’Aula della Camera il dibattito sul video  in cui Beppe Grillo difende il figlio dall’accusa di stupro. La deputata di Fdi Ylenja Lucaselli ha chiesto che sulla vicenda si riunisca la conferenza dei capigruppo: «Lo riteniamo assolutamente doveroso e necessario affinché si possa insieme esprimere la vicinanza di tutto il Parlamento italiano a una giovane donna, vittima in questo momento anche soltanto dell’arroganza e del sessismo verbale di un leader politico». Lucia Annibali di Italia Viva ha definito «molto grave questo video, molto gravi le parole, molto grave il fatto che un padre - per quanto comprensibile -, ma soprattutto un rappresentante politico e pubblico utilizzi uno strumento di quel tipo per interfacciarsi e interferire in un’indagine che dovrà naturalmente fare il suo corso. E, quindi, mi aspetto che ci sia una condanna anche del MoVimento 5 Stelle, perché non possiamo occuparci di donne a momenti alterni, ma dobbiamo essere molto chiari nell’affermare quello che pensiamo e quello su cui ci impegniamo, anche sul piano legislativo in Aula». 

 

 

 

«Per noi il garantismo è importante, in particolare in situazioni come queste, ma vale sempre - ha sottolineato Carla Cantone del Pd -. Però, ciò che abbiamo ascoltato nelle parole di Beppe Grillo non è accettabile e questo lo dobbiamo dire con forza. La violenza sulle donne è sempre e comunque da condannare, e non si può condividere il fatto che se una giovane donna, o comunque una donna di qualsiasi età - e capita purtroppo - denuncia la violenza dopo qualche giorno, sia da mettere in dubbio ciò che ha dichiarato di aver subito». «Una donna deve sempre dare il consenso espresso e può sempre dire di »no« fino all’ultimo minuto - ha affermato Laura Ravetto, deputata della Lega -. Una donna può trovare il coraggio di denunciare anche dopo mesi, e nessuno può mettere in discussione questo principio, neanche Grillo, indipendentemente da come siano andati i fatti, e non compete a noi giudicare e noi non siamo garantisti à la carte, non siamo giustizialisti con gli altri e garantisti con i figli. Noi siamo garantisti con tutti, e quindi aspetteremo quello che dirà la magistratura, ma questi due principi sono stati messi in discussione da Grillo, nel suo video, e questo è inaccettabile»

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