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Decreto Sostegno approvato: 32 miliardi per imprese e lavoratori. Draghi: "Pagamenti dall'8 aprile"

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Il Cdm vara il Decreto Sostegno: è stato approvato dal Consiglio dei ministri il pacchetto di aiuti del governo da 32 miliardi di euro in cui è stata inserita la mediazione sullo stralcio delle cartelle fino a 5mila euro antecedenti al 2011 per i redditi inferiori a 30mila euro. "Questo decreto è una risposta consistente alle povertà e ai bisogni delle imprese e dei professionisti, abbiamo fatto il massimo che potevamo fare con questo stanziamento" dichiara il premier Mario Draghi in conferenza stampa, la prima da quando è presidente del Consiglio. L'obiettivo è dare più soldi possibile a più gente possibile nel più breve tempo possibile. "L'intervento - spiega Draghi - è significativo per i meno abbienti e per chi ha perso il lavoro e il sussidio di disoccupazione".

Confermato l'impianto di assegnazione degli oltre 11 miliardi di contributi a fondo perduto per le imprese e gli autonomi che hanno sofferto la crisi del Covid. Questi andranno alle imprese e ai titolari di partita Iva con fatturato fino a 10 milioni e che hanno registrato una diminuzione del fatturato (nella media mensile) di almeno il 30% tra il 2020 e il 2019.

Sulle caso cartelle esattoriale e l'accordo trovato nel governo il premier spiega: "E' un condono ma è un condono che riguarda multe di 10 anni fa, per delle cartelle fino a 5mila euro e con un tetto di reddito".  E poi sottolinea: "Dato l'accumulo delle cartelle è chiaro che lo Stato non ha funzionato ed è importante che sia prevista una piccola riforma dei meccanismi di riscossione e discarico delle cartelle, il fatto di accedere a un condono oggi non avrebbe risolto il problema".

Al centro delle domande al premier durante la conferenza anche la questione vaccino: "Non ho ancora fatto la prenotazione, la mia fascia d'età prevede la vaccinazione con Astrazeneca quindi si, lo farò, lo ha fatto anche mio figlio l'altro giorno in Inghilterra" spiega Draghi. "Il Calo delle vaccinazioni è stato dopo lo stop di Astrazeneca solo per un giorno in cui siamo scesi da 150 a 100mila, poi sono state quasi compensate. Il rallentamento non è stato disastroso. La domanda che ci si deve porre è se l'accaduto ha un effetto anche in futuro lo stimeremo nei prossimi giorni e agiremo di conseguenza. Speriamo comunque se c'è un calo sia temporaneo". 

Oltre allo schema generale di sostegno, il decreto prevede ambiti specifici d'intervento. Per la filiera della montagna, ad esempio, c'è un fondo da 700 milioni (cento in più delle indiscrezioni recenti) da assegnare ai comuni con un decreto del nuovo ministero del Turismo, in accordo con la Conferenza Stato-Regioni: tra i soggetti beneficiari, oltre agli esercizi commerciali, ci sono maestri e scuole di sci. Per il mondo della cultura il bilancino dice di 400 milioni in più. Aumenta di 200 milioni di euro la dotazione (di 80 milioni nel 2020) per le emergenze nei settori dello spettacolo, del cinema e dell'audiovisivo. Di 120 milioni di euro è invece l'incremento dei fondi per spettacoli e mostre, e viene ristretta la destinazione, escludendo dal capitolo fiere e congressi, ora riconducibili al nuovo Ministero del turismo. Inoltre passa da 25 a 105 milioni di euro il sostegno per il settore del libro e dell'intera filiera dell'editoria.

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando in conferenza annuncia che "prosegue la disciplina emergenziale per quel che riguarda il lavoro, con delle distinzioni". Lo stop ai licenziamenti va avanti per tutti fino al 30 giugno. "Si interrompe il trattamento eccezionale del blocco dei licenziamenti per chi ha strumenti autonomi di cig ordinaria e si prosegue fino all'autunno per chi non ce li ha". Nel decreto Sostegno ci saranno "interventi per i lavoratori di Ilva e trasporto aereo così come prosegue il sostegno per i lavoratori fragili".

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