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AstraZeneca, Pietro Senaldi a DiMartedì: "È allucinante, l'ennesimo omaggio alla Germania"

Giorgia Peretti
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“È l’ennesimo inchino alla Germania” commenta così Pietro Senaldi, direttore di Libero a diMartedì sulla scelta del governo Draghi di bloccare le vaccinazioni con AstraZeneca. Il tema della puntata del 16 marzo del programma condotto da Giovanni Floris su La7 sono i vaccini e il blocco delle somministrazioni in tutto il paese. Lo stop momentaneo delle dosi inglesi sarebbe stato a scopo precauzionale visto gli “eventi avversi” che hanno turbato l’opinione pubblica a seguito delle morti per trombosi registrate nelle ore conseguenti alla somministrazione del vaccino.

La trasmissione inizia e si discute sulla forza che ha spinto la Germania, poi a seguire Spagna Francia e Italia, a fermare la campagna vaccinale con AstraZeneca. Secondo gli ospiti del salotto di Floris la scelta della cancelliera tedesca Angela Merkel è basata sull’emotività. A confermare l’ipotesi è Luciano Gattinoni ospite in collegamento dalla Germania e professore emerito dell’università Göttingen, il quale non sembra avere molti dubbi su ciò che accade in terra tedesca. Esordisce lapidario così "mi sono vaccinato con AstraZeneca giovedì scorso senza problema. Quando la politica entra nella medicina si fa sempre una cattiva medicina. Se il partito della Merkel non avesse perso le elezioni si sarebbe fatta questa scelta? Ci sono tanti novax in Germania". Questa sarebbe la componente che avrebbe convinto la Merkel a bloccare AstraZeneca dando adito alle correnti anti-vacciniste che caratterizzerebbero larga parte dell’opinione pubblica tedesca.

Così, per mantenere saldo il consenso attorno al governo, la cancelliera ha voluto prendersi una pausa di riflessione col vaccino inglese. Pausa che però hanno scelto di prendere anche i principali paesi europei, tra cui anche l’Italia. Una scelta che desta preoccupazione nei cittadini, che in un primo momento sono stati rassicurati dai principali enti sulla sicurezza del vaccino e un paio giorni dopo si è deciso di bloccare le somministrazioni.

Giovedì 18 marzo l’Ema (agenzia europea per i medicinali) si pronuncerà e con buone probabilità si riprenderà la vaccinazione con AstraZeneca. Se i vaccini sono sicuri come continua ad affermare Aifa perché fermarsi? Pietro Senaldi lancia la mina: “Che si riprenda giovedì è una buona notizia, ma viene da chiedersi perché ci siamo fermati lunedì. La risposta sembra celarsi dietro ragioni politiche ben più ampie di quelle italiane e nella paura che le persone possano perdere la fiducia e il consenso in chi governa. Il direttore di Libero conclude “la mia sensazione è che ci sono pressioni internazionale e che questo sia l’ennesimo omaggio alla Germania. La Merkel si è spaventata e ha bloccato tutto, poi c’è stato il giro di telefonate e noi ci siamo adeguati. Vale la solita regola, un morto in Germania, otto in Italia ed è allucinante”.

 

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