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Lockdown, Mario Draghi riunisce il Cts: oggi l'Italia supera i centomila morti per Covid

Luigi Frasca
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Oggi sarà un giorno da dimenticare per l'Italia. Secondo le proiezioni fatte supereremo la tragica soglia dei centomila morti per Covid. Una cifra che conferma come l'emergenza nel nostro Paese sia ancora drammatica. E per questo il governo sta valutando la possibilità di strette più rigorose. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha già allertato per oggi i ministri competenti, Roberto Speranza e Mariastella Gelmini, il Cts con Agostino Miozzo e il commissario per l'emergenza, Giuseppe Figliuolo, per una riunione straordinaria. Saranno infatti analizzati con attenzione i dati di questi giorni, calcolando il calo fisiologico dei weekend, e le eventuali misure che in aggiunta potrebbero portare a una serrata su tutta la penisola. Ieri sono stati infatti registrati 20.765 i nuovi casi con 207 decessi.

Un quadro che, con l'incognita vaccini (ancora non è definita la data di arrivo del nuovo cari co di dosi) e la trasmissibilità del virus, non è escluso che, appena si toccherà quota 30mi1a, porterà a correre subito ai ripari. La risposta del governo, trapela da fonti qualificate vicine al dossier, dovrebbe portare infatti ad accogliere il parere del Comitato tecnico scientifico di estendere il parametro di 250 casi su 100 mila abitanti per sette giorni consecutivi (già previsto per la chiusura delle scuole sia nelle regioni gialle e arancioni) per il passaggio diretto in zona rossa.

In questo modo sarebbe più semplice e rapido entrare nella modalità della massima restrizione, con il colpo d'occhio di un cambio cromatico della penisola quasi a macchia d'olio. Nessun lockdown generalizzato, spiegano, «quello di marzo scorso non si ripeterà», assicurano anche perché oggi l'Italia non solo ha a disposizione le misure di sicurezza necessarie (maschere e gel), ma ha anche cambiato i suoi comportamenti. Ciò su cui si deve intervenire sono le zone di assembramento ed evitare, soprattutto oggi che si ha la consapevolezza che le varianti circolano tra i giovani, che questi ultimi siano un vettore di contagio. Non è infatti caduto nel vuoto l'allarme del presidente Anci, Antonio Decaro, che ha rilevato come i ragazzi in Dad sono più portati ad affollare le zone della «movida». Per questo motivo è tornata sul tavolo del governo non solo l'ipotesi di anticipare il coprifuoco  ma anche la possibilità di tingere di rosso i weekend.

Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza ha assicurato che "alla fine del secondo trimestre dell'anno ci troveremo in una situazione in cui la maggioranza della popolazione sarà vaccinata ed entro l'estate conto che tutti gli italiani che lo vorranno potranno essere vaccinati".

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