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Basta giocare con l'Italia, lo sfogo di Meloni, Salvini e Tajani

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Luigi Frasca
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Fate presto. È l’appello del centrodestra per una soluzione rapida della crisi di governo. Al termine di un vertice convocato ad hoc, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani fanno diffondere una nota congiunta in cui chiedono che Giuseppe Conte prenda atto della crisi, si dimetta o si presenti in Parlamento al più tardi oggi per vedere se ha ancora la maggioranza. Nel caso in cui il presidente del Consiglio non avesse più i numeri in aula, la «via maestra» indicata dalla coalizione - che si definisce «compatta» - è quella del voto politico anticipato.

«Bisogna fare presto - chiedono i leader del centrodestra, riuniti in forma allargata anche con Giovanni Toti, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa - L’Italia non può aspettare le liti, i giochini e le reciproche accuse dei partiti di governo, di Conte e Renzi, dei 5 stelle e del Pd». «Il centrodestra è la prima forza politica del Paese e, dopo un vertice che ha confermato la grande compattezza della coalizione - sostengono - chiede che il presidente del Consiglio prenda atto della crisi e si dimetta immediatamente o, diversamente, si presenti domani in Parlamento per chiedere un voto di fiducia». «Se non ci sarà la fiducia - proseguono - la via maestra per riportare al governo del Paese una maggioranza coesa ed omogenea, con un programma condiviso e all’altezza dei problemi drammatici che stiamo affrontando, resta quella delle elezioni. Ci affidiamo alla saggezza del Presidente della Repubblica per una soluzione rapida: i partiti del centrodestra ribadiscono con chiarezza la loro indisponibilità a sostenere governi di sinistra».

Il voto anticipato è una soluzione che chiedono Salvini e Meloni, mentre Tajani non ne fa cenno espressamente nella sua dichiarazione, in cui tende però a sottolineare, ancora una volta, che FI non sosterrà alcun governo di sinistra. «Fare presto, lo diciamo al governo uscente e ci appelliamo al Capo dello Stato. Il presidente del Consiglio dovrebbe venire quanto prima in Parlamento a illustrare la situazione. Per quanto ci riguarda, nessun partito di centrodestra sosterrà governi di sinistra. Lo abbiamo detto e ripetuto: nessun sostegno a governi che hanno maggioranze con valori e programmi alternativi ai nostri», scandisce il vice presidente di FI. «Conte, Renzi, Di Maio, Zingaretti. Litigio infinito, Italiani in ostaggio - afferma Salvini - Salute, lavoro, scuola, tasse. Tutto fermo. Quindi? Gennaio, voto in Portogallo. Febbraio, voto in Catalogna. Marzo, voto in Olanda, Israele e Bulgaria. Aprile, voto in Albania. Maggio, voto in Scozia, Galles e Cipro. Giugno, voto in Francia. Settembre, voto in Norvegia, Russia e Germania. Ottobre, voto in Repubblica Ceca. Il governo in Italia non c’è più? Che si fa? Elezioni, democrazia, libertà». «Italiani in ginocchio, governo allo sfascio. L’Italia non può permettersi di perdere altro tempo. Conte si dimetta. Elezioni subito», chiede la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. «Il centrodestra è compatto nel ritenere che il circo al quale stiamo assistendo sia un circo che gli italiani non si possono permettere, ragione per la quale noi riteniamo che non si possa perdere altro tempo. In una nazione normale il presidente del Consiglio si dimetterebbe stasera stesso. Poiché non siamo una nazione normale chiediamo a Conte di venire domani in Aula, verificare se ha la maggioranza. Ci appelliamo al presidente della Repubblica Mattarella perché si possa chiudere questa querelle il prima possibile. In tutto il resto d’Europa stanno votando, la democrazia non si può rimandare all’infinito». «Bisogna capire cosa succederà al governo nelle prossime ore, spero che la situazione si chiarisca in fretta perché francamente, in un momento tanto complesso e difficile, il Paese non può permettersi di aspettare», è il commento del governatore della Liguria Giovanni Toti.
 

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