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Giuseppe Conte, stasera la conferenza stampa in diretta con i diktat per Natale

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Tutti incollati alla tv stasera alle ore 20.15 per sapere come trascorreremo davvero le feste di Natale quest'anno ai tempi del Covid 19. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncerà in diretta il nuovo Dpcm per le festività natalizie. "Questa sera conferenza stampa da palazzo Chigi" scrive sui social il premier Giuseppe Conte dando appuntamento agli italiani alle 20.15. 

Dunque Dpcm, ultimo - travagliato - miglio. Il Consiglio dei ministri di ieri sera ha definito le misure anti-Covid per le festività natalizie, mentre un decreto legge dovrebbe normare lo stop alla mobilità dal 21 dicembre al 6 gennaio. La firma di Giuseppe Conte arriva oggi entro la mezzanotte. Confermati, si sa, il coprifuoco alle 22 anche per il 24 e il 31 dicembre e lo stop agli spostamenti tra le Regioni, anche gialle, come già oggi avviene in presenza di zone rosse e arancioni. "Nei più importanti giorni di festa, il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio - dice chiaro il ministro della Salute - vanno limitati anche gli spostamenti tra i Comuni".

La linea, però, è tutt'altro che condivisa. A dimostrarlo sono le urla e i toni accesi in cui si è svolto un faccia a faccia tra Speranza e i capigruppo di maggioranza, al quale ha partecipa toanche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà. Il dem Andrea Marcucci e il renziano Davide Faraone hanno chiesto di allentare la stretta: prevedere i ricongiungimenti familiari tra regioni diverse, non bloccare gli spostamenti tra Comuni nei giorni rossi, tenere aperti alberghi e ristoranti. Nicola Zingaretti è di tutt'altro avviso ed costretto a intervenire per ribadire il suo sostegno a Speranza: "Condivido le scelte in merito alle festività compiute dal Governo e illustrate oggi dal ministro - dice - Se vogliamo tornare a vivere non possiamo in alcun modo vanificare gli sforzi fatti in queste settimane dagli italiani". Anche Dario Franceschini condivide la linea del segretario. "Iv in Senato ha due capigruppo - lamenta un senatore dem - Marcucci sta diventando un grosso problema per il Pd e per Zingaretti".

Dinamiche dem a parte, la tensione in maggioranza resta. Contrario a riaprire le scuole a dicembre Speranza, anche in questo caso sostenuto dal Pd. Spingono invece per la didattica in presenza il M5S e Iv. Conte aveva proposto ieri "un'apertura simbolica il 14, per dare un segnale", ma la partita resta da giocare e potrebbe risolversi con la previsione - già nel Dpcm - di un rientro "graduale" e da valutare territorio per territorio grazia anche all'ausilio dei prefetti.

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