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Colosimo: "Un patto per Roma? Non con la sinistra dei monopattini"

Pietro De Leo
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"Ferma restando la stima personale nei confronti di Massimiliano Smeriglio, che conosco da un sacco di tempo, Fratelli d'Italia un patto per Roma lo aveva già proposto. È stata sempre la nostra impostazione. Dove altri hanno latitato".

A parlare con Il Tempo è Chiara Colosimo, consigliere regionale nel Lazio di Fratelli d'Italia. Alcuni giorni fa, proprio in un'intervista sulle colonne de Il Tempo, è stata chiamata in causa dall'eurodeputato eletto da indipendente nelle liste del Pd Massimiliano Smeriglio, come interlocutore per un confronto sui poteri e le risorse di Roma Capitale. Un confronto assolutamente trasversale, visto che l'altra persona citata da Smeriglio è Roberta Lombardi del Movimento 5 Stelle.

Colosimo, in che modo Fratelli d'Italia aveva già proposto questa linea?

«C'è la mozione presentata da Giorgia Meloni sul tema, approvata all'unanimità nell'Assemblea di Roma Capitale, è stata poi bocciata dal Parlamento Italiano. In Consiglio Regionale, io stessa ne ho portate due, 1'11 gennaio e il 29 ottobre 2019, proprio perché il tema portava a divisioni che a nostro avviso non ci devono essere. Poi, su altri temi, aspetto da Smeriglio le proposte. Faccio un esempio: se sul trasporto pubblico locale la proposta è quella del monopattino, allora non ci stiamo, perché quella non può essere la soluzione».

A proposito di temi. Su alcuni argomenti di forte impatto sociale, pensiamo al degrado e alla sicurezza, lei pensa ci possa essere dialogo con il Pd o con il Movimento?

«Fermo restando che noi non faremmo mai nessun tipo di inciucio, se qualcuno finalmente si volesse occupare di questi temi, ovviamente faremmo la nostra parte. Quindi ben venga se dovessero entrare negli ordini del giorno anche degli altri"

Smeriglio come interlocutore, oltre al suo nome fa quel lodi Roberta Lombardi. Tuttavia a Roma il Movimento ha già ricandidato Virginia Raggi. Non si rischia di fare «i conti senza l'oste»?

«È evidente che non vanno d'accordo. Ma, d'altronde, neanche noi andiamo d'accordo con Virginia Raggi. Mi sembra che qui il tema, anche considerando le ultime uscite surreali del Sindaco, sia più che altro capire se la Raggi sia o meno disponibile ad ascoltare gli altri, che siano del suo Movimento o dell'opposizione».

Sull'esito dell'appello, lei è più ottimista o pessimista?

«Se l'interlocutore fosse Smeriglio, credo che il percorso potrebbe rafforzarsi. Anche se poi dobbiamo ricordare, con realismo che abbiamo una campagna elettorale alle porte. Però un appello mi sento di farlo anche io: le condizioni in cui versa la città richiedono a tutti gli attori in campo, ai protagonisti della città, che schierino i migliori».

A proposito, per il centrodestra secondo lei quale profilo potrebbe essere il più adatto alla sfida? Un politico? Un manager?

«Io su questo posso soltanto dire che la classe dirigente di Fratelli d'Italia, sia a livello regionale che in città, è pronta a questa sfida. Con una buona squadra e partendo da quel programma che abbiamo già stilato nel dettaglio per Giorgia Meloni nel 2016 io penso che noi possiamo tranquillamente esprimere un candidato. Fermo restando che deve essere condiviso da tutta la coalizione. E dunque se qualcuno ha dei nomi o dei profili adeguati siamo ben disponibili a confrontarci».

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