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Mascherina senza motivo? Sgarbi sindaco multa

Massimiliano Lenzi
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A Sutri, comune del viterbese dove è sindaco Vittorio Sgarbi, chi indossa la mascherina senza necessità sarà multato. Sgarbi ha firmato un’ordinanza e noi de “Il Tempo” lo abbiamo intervistato per capire come sia nata questa sua decisione, di certo controcorrente. “Venerdì sera - spiega Sgarbi - dopo essere stato a vedere la “Apologia di Socrate”, di Platone, all’Anfiteatro di Sutri, sono andato a cena al ristorante Liutprando, si mangia bene e il posto è grande”. 

Fin qui mi pare la cronaca di una piacevole serata
“A mangiare nel locale c’erano diverse persone a tavola, ovviamente senza mascherina. Ad un certo punto si alza una signora, mi passa davanti, con la mascherina e mi dice: ‘Non si vergogna a non portare la mascherina?’”.

E tu come le hai risposto? 
“Non mi vergogno affatto, si vergogni lei!”. 

Da qui l’idea dell’ordinanza? 
“Questo episodio è indicativo di un clima di paura che c’è tra la gente. Sutri tra l’altro è una città molta chiusa che non ha avuto nessun contagiato. Per quale ragione io dovrei mettermi la mascherina in auto da solo o se esco a passeggio con mia moglie quando dagli altri c’è il distanziamento? O quando mangio al ristorante? Allora ho pensato che occorresse una interpretazione che partisse dal dpcm, il decreto del presidente del Consiglio dei ministri, del 16 agosto, che tutela dal rischio assembramenti e discoteche e non certo dalla convivialità“. 

Spiegati meglio
“La mia ordinanza dice questo: ‘In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è proibito l’uso della mascherina nella Città di Sutri all’aperto per evidenti ragioni di salute e al chiuso, salvo che in caso di assembramento, dalle ore 18.00 alle 6.00 del mattino, come specificamente indicato dal Dpcm del 16 agosto 2020 che tutela dal rischio discoteche e non dalla convivialità, che impone di stare a tavola e mangiare senza mascherina. In tutti gli altri casi, chi sarà visto portare la mascherina sarà multato in ordine alla legge 533/1977 in materia di Ordine Pubblico che all’articolo 2 prevede che non ci si possa mascherare in volto: <<È vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. È in ogni caso vietato l’uso predetto in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che tale uso comportino (..)>>. Non si capisce però perché in un ristorante dove mangi senza mascherina tu debba portarla se non c’è assembramento. E c’è di più”. 

Sarebbe a dire? 
“Questa norma che prevede non si possa andare in luoghi pubblici col volto coperto è stata intensificata dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre, con la legge 155 del 2005. Ed in questa logica, secondo me, non c’è nessuno Decreto di un presidente del Consiglio che possa annullare questa norma”. 

Ma a Sutri multerete sul serio i cittadini che all’aperto camminano indossando la mascherina quando sono anche distanziati e non assembrati? 
“Ho dato le seguenti disposizioni ai vigili urbani di Sutri: quando uno cammina per strada da solo o non assembrato chiedetegli il documento perché va contro le norme che cito nell’ordinanza. Se continuerà ad indossare la mascherina, allora multatelo”. 

Cosa speri di ottenere con questa ordinanza? 
“Difendere la parte dei cittadini che democraticamente ritengono di rispettare le regole, con responsabilità, ma senza gli eccessi della paura. Si tratta di garantire alle persone la libertà evitando di farli sentire in uno stato di frustrazione o di impotenza come se oggi fossimo circondati dalla peste che uno si prende per strada camminando da solo, distanziato dagli altri. Del resto tempo fa, in aprile, lo ha detto anche Angelo Borrelli, il capo della Protezione Civile. Queste le sue parole di allora: ‘Anche ieri ho detto che non uso la mascherina, ma rispetto le regole del distanziamento sociale. La mascherina è importante, se non si rispettano le distanze, per evitare l'infezione da virus’. Mi pare chiaro”.  

Nella tua ordinanza ti sei ispirato anche al modello svedese, dove hanno scelto di combattere il coronavirus senza lockdown e senza obbligo di mascherina? 
“Il modello svedese mi piace, credo sia giusto in assoluto ma io ho cercato di difendermi, e di difendere gli italiani che la pensano come me, da una interpretazione estrema sull’uso della mascherina”. 

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