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Caro Rocco Casalino, basta show. Adesso è ora di lavorare

Massimiliano Lenzi
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Egregio Rocco Casalino.
scrivere a un portavoce del Presidente quale Ella è richiede sempre una certa prudenza perché portare lettere può risultare persino più difficile del portare la voce, per un fatto anche fisico dato che la voce passa mentre gli scritti restano. Ma scriverle oggi non era più rinviabile. Mentre l’Italia cerca infatti di ottenere dall’Europa i soldi necessari alla sua ripartenza e ad evitare un futuro di crisi tragica e senza uscita, leggere del gelo tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il nostro premier Giuseppe Conte, che sottolinea come ai nostri conti ci pensi lui, fa venire in testa qualche riflessione. Molti italiani in difficoltà in queste settimane sono andati in banca a chiedere un prestito. Per sfangare i mesi più duri.

Le assicuro Casalino che se avessero detto al direttore (o alla direttrice) della Banca, mentre chiedevano i soldi, che ai loro conti ci pensavano loro stessi e basta, beh sarebbe stato certo più difficile, di quanto non lo sia già, ottenere i denari in prestito. Dovrebbe quindi spiegare al Premier Conte che gli Stati Generali sono finiti da un pezzo e che il gioco adesso si fa duro. Lei può farlo, magari pensando un po’ meno alla comunicazione di immagine e un poco di più alla sostanza, perché Conte si fida di lei.

Giusto pochi giorni fa il Premier ha detto: «Vi faccio una rivelazione. Quando mi hanno nominato presidente del Consiglio, non avevo neppure Facebook. Allora ho scelto i miei collaboratori, e per me bisogna scegliere i più bravi. Ho scelto Casalino dopo aver parlato con lui e lo stesso ho fatto con il capo di gabinetto, restando tre mesi senza per scegliere il meglio. Io penso che se uno deve fare il premier deve circondarsi non di yes man ma di professionisti, solo così si possono prendere le decisioni migliori». E allora quale occasione migliore per fare il no man, esimio Casalino, e dire a Giuseppe, con schiettezza: per favore con la Merkel non fare il bischero perché si i paesi frugali sono fastidiosi con i loro pregiudizi sull’Italia ma se dovessero incazzarsi i tedeschi... Meglio evitare. Meno show, più soldi veri e più battaglia politica, questo serve oggi all’Italia.

L’ingegnere Carlo De Benedetti non molto tempo fa ha detto di lei, Rocco, che è «una persona molto intelligente» ma che «ha portato il premier a comportarsi come se fosse al Grande Fratello. L'unica pecca - secondo De Benedetti - è che il Governo non ha capito cosa stava realmente succedendo ed è sempre andato a recupero, rincorrendo gli eventi senza mai anticiparli, ma devo dire - ha aggiunto - che non ho da fare particolari osservazioni a Conte, anche se ci sono stati modi di gestire la politica un po' da Grande Fratello, con dirette serali come se fosse uno show televisivo».

Se finiscono le Messe figuriamoci se non possono finire gli show. Questo è il momento di dire stop. Lo faccia Rocco, porti la sua voce a Giuseppe (Conte) e gli dica che lo spettacolo è finito, adesso è il tempo della battaglia.

Molti italiani la stanno già combattendo ogni giorno contro la crisi economica e contro le difficoltà quotidiane. Fatelo anche voi. Astenersi non si può.

Accetti il saluto (e speriamo anche i consigli).

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