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Mantovano: "La legge contro l'omofobia non serve". In otto anni solo 212 casi in Italia

Cecilia Collini e Alfredo Mantovano

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C'è bisogno in Italia di una legge contro l'omofobia? Alfredo Mantovano, ex parlamentare e magistrato, risponde a questo interrogativo. La risposta non può essere che una: "Non c'è un'emergenza tale da giustificare la necessità di un intervento normativo". Le leggi ci sono già bastano e avanzano. Mantovano spiega il suo pensiero rispondendo alle domande dell'avvocato Cecilia Collini. Il video della conversazione è stato pubblicato sulla pagina Facebook delle Edizioni Cantagalli nella playlist "La lettura salverà il mondo". Mantovano infatti è anche autore del libro "Omofobi per legge. Colpevoli per non aver commesso il fatto".

 

 

L'avvocato Collini chiede a Mantovano: "Esiste una situazione di “emergenza” sociale tale da giustificare l’introduzione nel nostro Paese di norme che reprimono penalmente comportamenti ritenuti “omofobici” o “transfobici”?". La risposta di Mantovano parte dai numeri, che sono incontrovertibili: l'Osservatorio sui casi di discriminazione istituito al Ministero dell'Interno raccoglie i dati annualmente. E negli ultimi otto anni e mezzo sono stati registrati 212 casi di episodi lesivi della persona che hanno come movente la discriminazione su base sessuale. Ma non è solo un fatto di numeri, anche il quadro normativo attuale è sufficiente al contrasto dell'omofobia.

 

 

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