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Il discorso di Conte al Paese: "Rimedieremo ai ritardi". Per i lavoratori 25,6 miliardi, bonus e meno tasse

Giuseppe Conte

Il premier illustra le misure contenute nel decreto Rilancio: 600 euro subito agli autonomi e poi "ristoro" fino a 1.000 euro

Dario Martini
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Il premier Giuseppe Conte parla in diretta tv al Paese e illustra il decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei ministri. "Il vostro grido di allarme non ci è mai sfuggito - dice rivolgendosi agli italiani - ci siamo fatti carico di tutta questa sofferenza, questo vuole essere un sostegno a chi ha perso lavoro, potenziando i bonus per gli autonomi. Con questo nuovo decreto confidiamo che le erogazioni arrivino più velocemente di quanto fatto fino adesso, vogliamo rimediare". Conte spiega anche che "il decreto Rilancio conta di far ripartire l'economia con riduzione tasse, sconti e sgravi fiscali, riduzione delle bollette elettriche e contrbtuti a fondo perduto. C' anche un reddito emergenza per le fasce della popolazione che in questo momento hanno più bisogno". "Ai lavoratori sono destinati 25,6 miliardi, quindi ci sono le risorse per rifinanziarare la cassa integrazione e i bonus per gli autonomi. Voglio spiegare perché fino ad oggi ci sono stati ritardi - dice il premier - la cassa integrazione in deroga è farraginosa, è stata concepita in altri momenti e non certo per questa emergenza. Adesso confidiamo di recuperare il tempo perduto. Per gli autonomi e professionisti prevediamo 600 euro subito e poi un ristoro fino a mille euro. Inoltre, rinviamo tutti gli adempimenti a settembre. Alle imprese vanno 15-16 miliardi e per le più piccole anche indennizzi a fondo perduto. Tagliamo 4 miliardi di tasse, via ad esempio la prima rata Imu per alberghi, pensioni e stabilimenti balneari. Il bonus baby sitter raddoppia da 600 a 1.200 euro".

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