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L'incredibile giravolta del M5s sul Mes. Dal "non lo voteremo mai" al "valuteremo" di Crimi

Vito Crimi (M5s)

Il capo politico dei 5 Stelle apre al Meccanismo europeo di stabilità "senza condizionalità". Dieci giorni fa diceva: "È una fregatura"

Dar. Mar.
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I 5 Stelle si preparano all'incredibile giravolta sul Mes. Non è una capriola che si può fare di punto in bianco. Bisogna prima preparare la base, soprattutto se fino a pochi giorni fa la linea ufficiale era completamente diversa. Il M5s, assicuravano tutti i grillini, non avrebbe mai appoggiato l'adozione del Meccanismo europeo di stabilità che il premier Giuseppe Conte si sta facendo imporre dagli altri Paesi europei. Qualcosa, però, è cambiato. Proprio oggi il capo politico dei 5 stelle, Vito Crimi, ha spiegato in questi termini qual è la nuova posizione del Movimento: "Il Mes? Molti dicono che sarà senza condizionalità, ma noi dobbiamo vederlo nero su bianco: se sarà senza condizionalità vere, allora lo valuteremo», ha detto ai microfoni di Radio Anch'io su Rai Radio1. Eppure, lo scorso 15 aprile, in un'intervista al Fatto Quotidiano, lo stesso Crimi si esprimeva così: "Il Mes senza condizionalità non esiste. Accettando il Mes l'Italia metterebbe un'ipoteca sul suo futuro. Bisogna percorrere altre strade. Se altri Paesi riterranno di voler utilizzare un Mes light, nessun problema. Ma per noi rimane una fregatura. Non lo voteremo mai in Parlamento. E serve che il Pd chiarisca al Paese perché ha cambiato posizione". A questo punto, sorge un dubbio: non è che anche il M5s sta cambiando posizione?

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