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Matteo Renzi: l'Italia deve ripartire. Riapriamo fabbriche, scuole e negozi

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Il leader di Italia Viva: se restiamo chiusi la gente morirà di fame, riprendere la produzione entro Pasqua e in classe a maggio

Davide Di Santo
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Matteo Renzi in controtendenza: riapriamo scuole, imprese, negozi e fabbriche. Mentre il governo pensa a prorogare le misure speciali contro il coronavirus per almeno altri 14 giorni il leader di Italia Viva sostiene che "questo virus ci farà ancora male. Non per settimane, per mesi e mesi", dice Renzi in un'intervista ad Avvenire. "Riapriamo", propone l'ex premier "perché non possiamo aspettare che tutto passi. Perché se restiamo chiusi la gente morirà di fame. Perché la strada sarà una sola: convivere uno o due anni con il virus". "Bisogna consentire che la vita riprenda. E bisogna consentirlo ora. Sono tre settimane che l'Italia è chiusa e c'è gente che non ce la fa più. Non ha più soldi, non ha più da mangiare. I tentacoli dell'usura si stanno allungando minacciosi, specialmente al Sud". "Serve serve gradualità, serve il rispetto della distanza - incalza Renzi - Ma bisogna riaprire. È un quadro terribile. È un quadro vero. E allora insisto: l'Italia non può stare ibernata per un altro mese perché così si accende la rivolta sociale. I balconi presto si trasformeranno in forconi". Renzi ha un piano in mente: "Le fabbriche devono riaprire prima di Pasqua. Poi il resto. I negozi, le scuole, le librerie, le messe". E bisogna riaprire anche le scuole: "Si torni a scuola il 4 maggio", almeno per gli studenti di medie e superiori. "Per un anno non ci daremo più la mano. Non staremo più attaccati nelle tavolate in pizzeria, si andrà al cinema e al teatro mantenendo la distanza di sicurezza. Si eviteranno i posti affollati e si lavorerà di più da casa. Si vivrà diversamente, ma si vivrà. Bisogna ripartire, però. Perché l'alternativa è chiudersi in casa e morire", dice ancora Renzi chiedendo di riaprire fabbriche, scuole, negozi mantenendo alcune misure contro il contagio del Covid-19. 

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