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Perché Matteo Salvini non va processato

Donatella Di Nitto
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Sulla vicenda Open Arms, Matteo Salvini non può essere processato perché la responsabilità dei migranti, ospiti della Ong spagnola, era di Malta e della Spagna. È questa la linea di Maurizio Gasparri, relatore al nuovo caso che vede sotto la lente d'ingrandimento ancora una volta Matteo Salvini e il suo operato come ministro dell'Interno. Ad accusarlo di sequestro di persona plurimo, di rifiuto di atti d'ufficio e abuso di potere, il Tribunale dei ministri di Palermo in merito al mancato sbarco - per quasi 20 giorni a poca distanza da Lampedusa - di 164 migranti. Il tutto in piena crisi di governo, quando l'esecutivo giallorosso era ormai in dirittura d'arrivo. In 13 pagine di proposta, Gasparri però non ha dubbi: «Si tratta di un'azione di governo, svolta nel corso del tempo. Ritengo che Salvini abbia agito per i profili di sicurezza e per una politica di maggiore controllo dei flussi dell'immigrazione». A dimostrarlo la lettera del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che chiede lo sbarco dei minori, una circostanza - spiega il presidente - «che a mio avviso rafforza la posizione del ministro dell'epoca, perché la Open Arms fa ricorso al Tar e il Tar non ordina lo sbarco ma di soccorrere chi ne avesse avuto bisogno: cosa che è avvenuta. Difatti Open Arms fa un altro ricorso. Il 16 agosto - sottolinea Gasparri - Conte manda una lettera a Salvini, avvalendosi della sua funzione di coordinamento del governo, dicendo di accogliere i minorenni. A questa lettera Salvini risponde di non condividere ma di ottemperare. Quindi il presidente Conte dà una rilevanza governativa all'azione, che è ciò di cui la Giunta si deve occupare».  Il caso Open Arms entra quindi nel vivo, a pochi giorni da quello di Gregoretti su cui l'aula del Senato si è espressa a favore del processo per l'ex capo del Viminale. Secondo la tabella di marcia dettata dall'ufficio di presidenza, la Giunta dovrebbe chiudere i lavori il 27 febbraio con il voto alle 16, mentre oggi e domani i commissari si riuniranno per la discussione generale (alle 20 e alle 14 del 20 febbraio). Qualora ce ne fosse bisogno, garantisce Gasparri, potrebbe esserci anche una ulteriore riunione il 25 febbraio. Il diniego al processo, proposto dal senatore di Forza Italia, arriva all'indomani della memoria difensiva depositata dal leader leghista, che si difende scaricando appunto ogni responsabilità sulla vicenda. Salvini infatti è tornato a puntualizzare che, a differenza della Gregoretti, per la Open Arms «non chiederò di farmi processare. Qui c'è una nave spagnola che ha raccolto i migranti in acque maltesi e ha chiesto un porto alla Spagna e a Malta. Che io debba rispondere di questo mi pare molto bizzarro e anche surreale». E poi attacca: «Posso andare a giudizio anche per il Coronavirus secondo qualcuno...». Parole che fanno saltare sulla sedia la Ong spagnola: «Salvini dimostra di non conoscere le convenzioni Internazionali che regolano soccorso in mare. Parla a sproposito di stato di bandiera, assegnazione porto, ingresso in acque territoriali. Le carte Procura sono chiare, c'è chi ha rispettato legge e chi l'ha violata».

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