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Delirio Sardine, hanno già vinto: noi esempio per l'Europa e non solo... E dettano la linea al Pd

Davide Di Santo
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"Siamo quarantamila...", le Sardine riempiono piazza 8 Agosto a Bologna e il bagno di folla dà loro un po' alla testa. Guardano non solo all'Emilia Romagna, ma all'Italia, all'Europa e, perché no, al mondo. Se alle elezioni regionali del 26 gennaio "il sovranismo, dato per favorito solo tre mesi fa, perderà un'elezione su cui ha giocato tutte le sue carte, anche le più sporche che poteva giocare, sarebbe un segnale molto importante per l'Italia e per tutta la politica europea e non solo". Sardine senza confini, almeno a sentire il portavoce Mattia Santori a margine dell'evento di Bologna.  "Sappiamo che le sardine in questo momento sono un fenomeno nazionale ma siamo fermamente convinti che, se ci sarà un risultato favorevole, diventeremo un esempio per tanti giovani e cittadini in Italia, Europa e non solo", incalza la folla Santori che si vede proiettato nel mondo (anche se c'è ancora da votare in Emilia...).   Per approfondire leggi anche:  Salvini strappa la piazza alle sardine. A Bibbiano vince la Lega Stefano Bonaccini, governatore uscente del Pd che si gioca la rielezione contro la leghista Lucia Borgonzoni, non l'hanno "mai incontrato. È l'unico che neanche per vie traverse ha cercato di contattarci - dice Santori -  Siamo stati contattati da qualcuno dei candidati in Emilia Romagna ma di tante liste diverse. Ci hanno contattato anche esponenti dei 5 Stelle, anche di spicco, però mai Di Maio".  Poi è tempo di dettare la linea al Pd. "Personalmente voterei sì al processo per Matteo Salvini", dice Santori sul pronunciamento del Parlamento sul caso Gregoretti. E sul premier Giuseppe Conte: "Non siamo un partito politico, non andiamo a parlare con un governo o con Conte in quanto gruppo di pressione speciale ma in quanto persone che hanno vissuto un'esperienza che ha dell'incredibile soprattutto in un'epoca in cui sembrava che tutto fosse destinato a rimanere carta morta sui social, messaggi, slogan o propaganda. Siamo qui per dire che un'alternativa c'è, che da piccola piazza si può arrivare a una grande piazza e si può addirittura a cambiare il risultato di un'elezione". 

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